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Riscontro alla nota della consigliere Palermo. “Gli atti deliberativi sono cose serie, le dirette facebook un po’ meno”. 




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I consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione del gruppo “Agrigento che cambia e rinasce” e quelli che hanno votato il rinvio della seduta del consiglio comunale per la trattazione del rendiconto 2016 al prossimo lunedì, rispondono alla nota della consigliere Palermo ritenendo opportuno approfondire ulteriormente alcuni aspetti della proposta e degli atti a corredo della stessa.

Stupisce che la collega Palermo, preoccupata del collegamenti on line tanto da non accorgersi che la seduta è stata puntualmente chiamata per poi essere richiamata per assenza del numero legale, non ritenga legittimo, in un momento così delicato per questo e per tanti altri enti locali, che la gran parte dei colleghi consiglieri ritengano tecnicamente opportuno approfondire aspetti della proposta prima di discuterla in aula. Non si spiega come possa sfuggire alla collega, che certamente avrà minuziosamente esaminato le proposte in questione, l’importanza degli atti posti all’attenzione dell’aula. Così come accadde per le misure correttive, votate anche da parte dell’opposizione rappresentando uno strumento “salva ente” e rispetto alle quali si registrò il fuggì fuggi di chi oggi polemizza, ancora una volta, inutilmente,qualcuno cerca lo scontro e la bagarre in aula su temi non certamente prioritari,per poi sottrarsi su vicende importanti.

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È il caso delle video riprese autonome, con immediata pubblicazione sul profilo facebook della consigliera, al momento non consentito ( LA SEDUTE SONO PUBBLICHE,REGISTRATE E PUBBLICATE) Per tale normato e giustificato divieto, la collega ha più volte ritenuto di insistere nel vietato comportamento di pubblicazione “autonoma”  con una protervia ed una esasperazione dei toni che,certamente,l’argomento non merita. Si riservi la giusta passione ed attenzione verso altre priorità su cui,la stragrande maggioranza dei colleghi,di maggioranza e di opposizione, vorrebbe seriamente e serenamente discutere. Basta strumentalizzazioni, bugie ed inutili scontri. Basta urla programmate per poter legittimare contestazioni inesistenti e delegittimazione di ruoli….. la città ha bisogno di altro… non di pretestuose critiche o dirette face book”.