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Agrigento accoglie Luigi Di Pino, il “cantastorie del XXI secolo”

Domenica 5 ottobre, Piazza San Giuseppe si trasforma in un teatro a cielo aperto della tradizione siciliana. Agrigento si prepara a vivere una serata speciale all’insegna della musica popolare e della memoria collettiva. Domenica 5 ottobre, alle ore 18:00, Piazza San Giuseppe diventerà palcoscenico di un evento che unisce poesia, musica e identità culturale.

Protagonista sarà Luigi Di Pino, riconosciuto a livello internazionale come “l’ambasciatore della sicilianità nel mondo”. Accanto a lui, un nome altrettanto importante della tradizione popolare: Antonio Zarcone, fondatore e leader del gruppo di canto popolare favarese, che con le sue ricerche e la sua attività musicale ha dato nuova vita a un patrimonio prezioso di canti e melodie popolari.

Al loro fianco si esibiranno Mimmo Pontillo ai mandolini, Totò Sciacca e Antonio Zaecone alle chitarre acustiche, e Angelo Sanfilippo alla fisarmonica, in un concerto che sarà un vero viaggio tra storie antiche e sonorità popolari.

Antonio Zarcone: il custode della memoria musicale

Antonio Zarcone ha portato la musica popolare siciliana sui palchi più prestigiosi, dall’Italia all’estero, esibendosi in città come Malta, Varsavia, Oslo, Stoccolma, Atene e Pechino. La sua passione lo ha spinto a recuperare e reinterpretare canti delle zolfare, ninne nanne, serenate e musiche dei barbieri e dei sarti, rendendoli accessibili alle nuove generazioni. La collaborazione con artisti come Rosa Balistreri, il poeta Ignazio Buttitta e il cantastorie Ciccio Busacca lo ha consacrato come una delle voci più autentiche della tradizione siciliana.

Luigi Di Pino: voce e memoria della Sicilia

Cantastorie, musicista e pittore di cartelloni, Luigi Di Pino ha saputo rinnovare l’antica arte siciliana dei cantastorie, portandola sui palchi di tutto il mondo. La sua opera è stata riconosciuta da istituzioni culturali e accademiche, fino all’esibizione davanti a Papa Francesco nel 2018.

Le sue tournée hanno toccato Europa, Americhe e Australia, e la sua figura è stata oggetto di studi universitari in Italia e all’estero. Un artista che, con passione e autenticità, continua a custodire e diffondere le radici della tradizione siciliana.