Favara Politica

Avrebbe 92 anni Filippo Lentini, è tempo di recuperarne la lezione

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Il 23 febbraio di 92 anni fa nasceva FILIPPO LENTINI,uno dei figli più prestigiosi della nostra città. Era componente di una famiglia povera che viveva di stenti. Trascorse la sua infanzia  tra “ u chianu e u poiu di San Calò”. Dopo la licenza elementare continuò gli studi in diversi conventi francescani . Conseguita la maturità classica si scrisse alla facoltà di lettere dell’ateneo palermitano e nello stesso tempo trovò lavoro come dipendente comunale presso il mercato ortofrutticolo.  Finita la seconda guerra mondiale aderì al Partito d’Azione, muovendo così i primi passi di quella che sarebbe stata una luminosa carriera politica . Costituito, anche a Favara il comitato di liberazione ne fece parte. Nel 1946  il socialista Gaetano Guarino fu il  primo sindaco di Favara democraticamente eletto,uomo politico probo e onesto, che il 16 maggio venne barbaramente ucciso. A raccogliere l’eredità di Gaetano Guarino  fu il giovane Filippo Lentini,  che, rotti i rapporti con il Partito d’Azione , aderì al Partito Socialista Italiano e, a furore di popolo , nel 1949 capeggiò la lista del Blocco del Popolo venendo eletto sindaco alla giovane età di 24 anni. Si dimostrò un vero capo popolo, infatti fu sempre alla testa delle lotte dei contadini e dei minatori. Le lotte contadine e minerarie  lo videro protagonista, per tale causa  patì l’arresto e 10 giorni di carcere per avere partecipato a Sciara all’occupazione del feudo dei Notabartolo, insieme  al sindacalista  Salvatore Carnevale , ucciso dalla mafia. Filippo Lentini fu sempre in prima fila nella lotta per l’emancipazione del popolo, per la conquista e la difesa dei suoi diritti. Oratore eccezionale , dalla parola facile , arguta e profonda  infiammò la moltitudine immensa del popolo. Il municipio diventò la casa del popolo. Ricoprì ininterrottamente la carica di sindaco sino al 1958. Le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea  Regionale Siciliana lo videro candidato a furore di popolo e contro ogni previsione eletto deputato regionale. Venne rieletto nella IV, V, VI legislatura. Nel 1961 divenuto Assessore ai Lavori Pubblici del governo della regione utilizzò quasi tutto il bilancio del suo settore per finanziare opere pubbliche di cui necessitava il paese di Favara, che versava nello stato primordiale. Le strade erano quasi tutte a fondo naturale . mancavano la rete idrica e fognante , i quartieri erano privi di rete  elettrica e di corpi illuminanti. Favara dallo stato feudale diventò una città civile . La sua azione di uomo di governo si distinse , lasciando segni profondi , anche quando ricoprì altri incarichi di governo.  Dopo la fase di deputato regionale si dedicò indefessamente alla politica regionale e locale , cosa che determinò la sua nomina a Presidente dell’Ente Sviluppo Agricolo della Sicilia, carica che ricoprì dal 1976 al 1987, trasformando l’Ente  in uno strumento capace di dare impulso all’attività agricola ed economica. Vennero costruite dighe , vennero trasformate “trazzere “ in strade rotabili per la penetrazione agricola , l’elettrificazione , elemento fondamentale con l’acqua  per un’agricoltura arrivava nelle campagne. Vennero creati migliaia posti di lavoro. Fu un popolano e sempre rimase tale.  Filippo Lentini ricoprì la carica di sindaco della città per oltre 16 anni. Nella veste di primo cittadino lasciò un’impronta indelebile della sua attività di amministratore . In ogni angolo del paese ha lasciato la sua impronta : dagli edifici scolastici al poliambulatorio, dagli impianti sportivi alla ricostruzione del paese. All’amore per la politica associò l’amore per lo sport . Nel 1969 fu presidente dell’U. S. Favara . A lui si ascrivono le pagine più belle della storia calcistica del paese. Dal 1990 al 1994 ricoprì la carica di Presidente della Lega Sicula  e successivamente  diventò Vicepresidente Nazionale delle Lega Nazionale dilettanti e infine Consigliere Federale e Presidente Onorario. Filippo Lentini è stato un uomo politico longevo, che per 60 anni è stato uno dei protagonisti più prestigiosi della politica locale e regionale. Il primo novembre del 2009 , all’età di 84 anni si è spento nella sua casa di Cannatello. A suggellare la fede profonda nel  socialismo , così come aveva lasciato scritto , il suo corpo è stato nella bara avvolto con un drappo rosso con l’emblema del Partito Socialista Italiano. Con lui se ne è andata una figura di  grande intelligenza e di grande preparazione umanistica e politica lasciando un vuoto incolmabile.     

Scritto dal Prof. Biagio Lentini

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