Continuano quindi le nostre interviste, molto seguite dai nostri numerosi lettori, con il nostro illustre concittadino Fabrizio Tinaglia. L’intervista che vi proponiamo adesso, molto attesa quindi dai nostri lettori, è la seconda parte. Nella prima parte si è parlato di tante cose ed è servita anche come introduzione a questa seconda parte. Altri dettagli emergono quindi dalla lettura di questo scritto.
Ecco di seguito la seconda parte.
“…La matematica insegna anche, tra le altre cose, a porsi domande, il ragionamento necessario per capire e quindi per risolvere le varie situazioni sviluppa particolari capacità che l’individuo userà poi anche in società e non solo quindi a scuola. Verificando le proprie giuste idee inoltre la motivazione personale sarà di conseguenza più alta e la realtà apparirà ancora più chiara. Quindi in matematica capire il comando dato, capire le parole, le frasi, poi cominciare a risolvere, ragionare con calma, prima capire bene quello che si deve fare. Ancora, pensare i vari passaggi, mentalmente fare prima il percorso giusto. Avere chiaro in mente lo schema di base da seguire, solo dopo cominciare a scrivere sul quaderno o sulla lavagna. Quindi l’insegnante con la sua bravura deve guidare l’alunno con semplici indizi e poi far scoprire da solo il risultato. L’insegnante deve adottare piccole strategie didattiche da usare spesso, ad esempio nella scuola primaria, per arrivare agli obiettivi che si è prefissato.
Alcune domande sono d’obbligo per capire e poi per agire.
Ecco alcune domande utili per gli insegnanti e per tutti.
Cosa deve fare il bambino mentalmente e poi in pratica?
E’ importante simulare il giusto percorso mentale prima di analizzare bene la situazione e il problema?
La logica del percorso da fare si deve costruire bene prima mentalmente con le varie tappe e con i dati che abbiamo a disposizione, quindi poi anche impostare bene ed in modo chiaro il percorso giusto da applicare in pratica?
Prima di scrivere è giusto analizzare con metodo scientifico?
Andare per gradi può essere utile?
Introdurre a poco a poco termini tecnici?
Queste semplici domande servono per riflettere sul percorso giusto da fare, per capire, per risolvere. Scrivere sul quaderno e se possibile anche alla lavagna, poi ripetere la soluzione mentalmente, ripetere più volte per i bambini è importante perchè questo modo di procedere aiuta a memorizzare meglio.
Il percorso mentale, da molti spesso trascurato nei dettagli,è importante realizzarlo per poi fare bene il tutto. Inoltre è importante anche impostarlo, guidarlo, quindi poi applicarlo alla lavagna oppure sui quaderni.
Pensiero e azione è il concetto da rivalutare anche a scuola, anche in matematica, ovunque quindi e per tutte le discipline. Ascoltare in silenzio e con attenzione l’insegnante è necessario per avere poi buoni risultati, ed è una cosa che va spiegata e fatta poi propria dai bambini. Realizzare.
Si deve insegnare anche con l’esempio e non solo con le parole.
I bambini capiscono più di quello che noi pensiamo.
I bambini hanno un’energia speciale che i grandi non riescono a capire bene. I bambini sono gli adulti di domani.
I bambini capiscono e riconoscono i giusti insegnamenti ed altre qualità.
I bambini capiscono molto bene lo stato d’animo del momento ed anche il carattere dell’insegnante. Capiscono il tutto nei dettagli e non solo in modo superficiale. È difficile, ci vuole tempo, molto tempo, però per avere buoni risultati è importante. Il nervosismo non aiuta nessuno, si perdono energie utili dopo, si deve stare calmi e capire di più tutto. Insegnanti e alunni.
Il linguaggio scientifico inoltre è adatto anche per inquadrare il problema e poi per trovare la soluzione. Individuare, capire e risolvere gli eventuali ostacoli, insegnare la matematica anche con giochi ed esercizi mirati, a tal proposito sono utili i libri con immagini e dove la divulgazione e gli esempi sono molto chiari. Quindi con testi coinvolgenti e stimolanti dobbiamo riscoprire il piacere d’imparare attraverso il divertimento. Tra le cose da evitare possiamo parlare di due cose in particolare e che rientrano tra le semplici strategie didattiche da evitare per creare una vera e buona educazione unita ad una vera e buona istruzione. Quindi come prima cosa evitare di allungare i tempi di apprendimento con esercizi non utili al momento della spiegazione e poi allontanare anche gli esercizi banali cioè quelli di scarsa utilità per il nostro scopo didattico e cioè creare subito una vera forma di apprendimento. Il tutto come un gioco facile e veloce, sempre entro i limiti naturalmente. Ricercare la sintesi dove questo è possibile. Ripetere alcune volte il concetto da studiare in classe per farlo capire bene ai bambini. Prima di andare avanti con le lezioni, questo vale per tutte le discipline, tornare a ripetere il concetto o i concetti precedenti, accompagnare il tutto con semplici esempi pratici e riferiti possibilmente alla vita quotidiana, cioè quella di tutti i giorni. Quindi in definitiva che cosa possiamo fare a scuola e per la scuola d’oggi ?
Alcune ripetizioni sono necessarie per approfondire l’argomento.
La matematica a scuola, ma non solo, è utile anche perchè può fornire le idee e le risorse giuste per capire bene alcune situazioni concrete e che si riferiscono quindi alla vita quotidiana, ma la matematica è importante ed utile per capire meglio anche naturalmente le situazioni astratte.
Il ragionamento infatti ne trae sicuramente vantaggio.
Il pensiero sarà più allenato .
Inoltre la matematica aiuta a sviluppare nell’individuo alcune importanti capacità che saranno quindi utili anche nella vita quotidiana e nella società ed inoltre viene sviluppata nel modo giusto anche la creatività.
Possiamo affermare quindi con certezza che se lo studio comincia fin da piccoli e nel modo giusto, quindi con i giusti insegnamenti , i risultati ci saranno. Possiamo fare tanto, con le regole che abbiamo detto in sintesi, però la collaborazione della famiglia è sempre importante, direi anzi fondamentale.
I buoni rapporti tra la scuola e la famiglia rappresentano la base per una vera e duratura educazione e di riflesso per una efficace istruzione. Studi esteri suggeriscono alcuni dettagli da non trascurare nella scuola d’oggi. La prima cosa da fare è agire sin da subito, quindi dai primi anni di scuola primaria, con approcci alla matematica efficaci e stimolanti, con libri di testo scritti bene e che all’inizio presentino il tutto con semplicità e sotto forma di gioco. Il gioco attiva aree particolari del cervello predisposte quindi anche all’apprendimento e alla memorizzazione.
Possiamo dire ancora tanto e con tanti dettagli, però abbiamo deciso di essere brevi in queste vostre interviste”.