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Favara. I Consiglieri firmatari della mozione di sfiducia alla sindaca Alba: “Ecco perchè si deve votare la mozione di sfiducia!””

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Il giorno della discussione e votazione della mozione di sfiducia alla sindaca Anna Alba si avvicina. Infatti mercoledì 16 ottobre i consiglieri comunali di Favara sono chiamati in pubblica assise per votare o meno la sfiducia all’amministrazione pentastellata che dal 2016 guida le sorti del nostro Paese. In una recente nota stampa, la sindaca Alba, invita i consiglieri comunali a non votare la sfiducia, scrive di 10 punti programmatici che vorrebbe svolgere e si dice pronta a nuove alleanze con i consiglieri di opposizione così da completare il suo mandato elettorale. Ma i consiglieri firmatari della mozione di sfiducia, in una nota stampa dettagliata e completa, rispondono punto per punto al programma elettorale presentato, ormai tre anni fa circa, alla città e che-dicono i firmatari- è stato disatteso. Di seguito la nota stampa integrale a firma degli 11 consiglieri firmatari della mozione di sfiducia.

 

“In questi tre anni, il Sindaco avrebbe dovuto aggredire e risolvere gran parte dei problemi atavici di Favara: riorganizzazione del personale comunale, rifiuti, servizio idrico, manutenzione stradale, viabilità, traffico, verde pubblico, ville e giardini… Ma nessuno di questi aspetti è stato mai adeguatamente affrontato e risolto. Egli ha sostanzialmente disatteso i contenuti del suo programma elettorale, peggiorando le condizioni generali del paese:
Punto 1 del programma elettorale “ReSet Comune”.
L’attività politico-amministrativa è pesantemente ingessata e gli Uffici Comunali non riescono a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione.
Punto 2 del programma elettorale “Inclusione sociale e lotta alla povertà”.
Il paese sprofonda sempre più nella disoccupazione, nella povertà e nella disperazione. Nessun adeguato sostegno umano ed economico è stato programmato per sostentare le famiglie in stato di povertà; per assicurare la continuità dei servizi; per creare una rete di solidarietà umana e per incentivare le associazioni di volontariato.
Punto 3 del programma elettorale “Legalità”.
Disatteso è stato l’impegno di “istituire un tavolo tecnico con le forze dell’ordine; messa a reddito dei beni confiscati; monitoraggio della macchina amministrativa”. Tutti obblighi condivisibili ed importanti, ma nemmeno uno realizzato.

Punto 4 del programma elettorale “Connettività, Informazione, Trasparenza e Partecipazione”.
Tutto sarebbe dovuto passare attraverso la forma della Democrazia Partecipata, garantita dal confronto con la popolazione nelle sue varie forme sociali. Ma nessuna partecipazione vi è mai stata, né al consiglio comunale, né alle commissioni, né tanto meno sono stati coinvolti i cittadini.
Punto 5 del programma elettorale “Rifiuti Zero”.
La nostra Città è tra le più penalizzate per scarsa qualità del servizio, per la sospensione ricorrente della raccolta dei rifiuti, per il pessimo servizio di spazzamento delle vie cittadine, per il degrado ambientale, decoro urbano, esalazioni nocive, pericoli igienico-sanitari.
Punto 6 del programma elettorale “Acqua pubblica e Energia”.
In merito all’Acqua, la Città, di fatto, continua a sopportare le numerose inadempienze relative a larghi tratti di rete obsoleta, depuratore mal funzionante, turnazione da terzo mondo… cui non ha fatto seguito l’ovvia e necessaria revisione a ribasso delle tariffe, a compensazione della scarsa qualità del servizio. In merito all’Energia, l’Amministrazione non è capace di programmare interventi di energia alternativa per risparmiare e/o di ottenere finanziamenti.
Punto 7 del programma elettorale “Economia e sviluppo sostenibile”.
Nessun obiettivo è stato raggiunto per rendere più vivibile la nostra Città, non si è fatto ricorso ai canali di finanziamento europei, nazionali e regionali, non si sono promossi i prodotti locali, artigianali e commerciali, non si è dato respiro alla realtà e potenzialità economiche locali. Al contrario, la crisi del settore è gravissima e non si è fatto nulla per contrastarla e intere vie si sono svuotate di attività commerciali e negozi.
Punto 8 del programma elettorale “Scuola e istruzione”. . Nulla in ordine alle Scuole e all’istruzione. Il servizio di mensa scolastica è a totale carico delle famiglie, inizia sistematicamente in ritardo e con continue interruzioni. I costi dei servizi a domanda individuale sono aumentati; aboliti, invece, sono i rimborsi del trasporto degli studenti pendolari. Per le scuole non si intravede alcun progetto di recupero.
Punto 9 del programma elettorale “Qualità della vita e salute”.
Il verde pubblico è stato trascurato, le ville e i giardini comunali sono in stato di degrado e tanti attualmente chiusi, i parchi gioco sono privi di manutenzione e lasciati in colpevole abbandono. Nessuna significativa attività è stata posta in essere dall’Amministrazione con riferimento al piano Socio-Sanitario del Distretto o alla creazione di quelle strutture occorrenti per lo sviluppo di politiche socio-sanitarie.
Punto 10 del programma elettorale “Territorio e Mobilità”.
Nessuna attività è stata fatta per recuperare e valorizzare, attraverso gli strumenti urbanistici e finanziari, il ricco patrimonio urbanistico, storico ed archeologico, con particolare attenzione al centro storico, che continua a cadere a pezzi e si presenta desolato e degradato. Nulla anche in ordine al traffico automobilistico, al controllo del territorio, al ripristino delle strade cittadine, alla viabilità e alla circolazione.
A ciò si aggiunga continui aumenti delle tasse ai cittadini, nessuna valida ed efficacia lotta all’evasione fiscale, nessun aumento della qualità dei servizi comunali, nessun reale investimento su settori specifici, nessuna definizione di progetti.
Lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune è un dato di fatto incontrovertibile. E lo è a tal punto che il Sindaco, in un recente comunicato stampa, certificando il suo più totale fallimento politico-amministrativo e non potendo rendicontare sul nulla realizzato, pur di continuare a rimanere nella sua carica pubblica, ha invocato un’alleanza con i partiti suoi avversari in campagna elettorale, elencando 10 punti programmatici tutti da realizzare, che sono più un manifesto politico che il resoconto del suo lavoro in questi primi tre anni”.