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Favara. Ieri nella chiesa San Pietro e Paolo si è ricordato il sacrificio del giudice Livatino

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Nel ricordo del Giudice Livatino “Quando moriremo, nessuno verrà a chiederci quanto siamo stati credenti, ma credibili”

Questa frase, pronunciata dal Giudice Rosario Livatino più di trenta anni fa, è quanto mai di attualità, considerato che i riferimenti, gli obbiettivi, e gli esempi sono sempre meno pregnanti in tutte le svariate attività umanistiche, sociali, economiche, politiche e si anche ecclesiali, sono sempre meno numerosi e che i cittadini oramai sono sempre più spesso bombardati da notizie di violenza, di mancato rispetto della legalità in diversi settori, della sopraffazione dei più forti sui più deboli, dove i tre poteri dello stato: legislativo, esecutivo e giudiziario sono attraversate da forti scosse che mettono in crisi l’intera società.

COOPERATIVA SANTANNA

 

Rosario Livatino il “Giudice ragazzino” come spesso viene chiamato, a testimonianza della sua giovane età, nasce a Canicattì il 03 ottobre 1952 e muore, in un miserabile agguato mafioso, ad Agrigento, contrada Gasena, il 21 settembre 1990.

La comunità favarese ha voluto ricordare, su iniziativa del Dott Gaetano Scorsone, a 30 anni del mortale agguato, il sacrificio di un martire della giustizia, di un uomo, di un Giudice, di un credente e soprattutto il rappresentante CREDIBILE, de “La Giustizia è uguale per tutti”.

Considerato che i giorni 20 e 21 c.m. in Italia, e quindi anche a Favara, si svolgeva una tornata elettorale referendaria l’organizzazione aveva deciso il rinvio del ricordo e della memoria nella prima domenica utile e cioè domenica 27 settembre c.a.

In un primo momento era previsto un momento di riflessione per ricordare la memoria e il sacrificio del Giudice Rosario Livatino proprio davanti alla stele che ne testimonia il sacrificio ma le previsione metereologiche che prevedevano fenomeni temporaleschi proprio sulla zona si è deciso che il momento di ricordo e riflessione avvenisse nella chiesa SS Pietro e Paolo con foto ricordo accanto al muro della legalità

Oggi alle 16,30, davanti alla Favara per la legalità, per tenere viva la memoria di una delle figure più importanti della Legalità e per rafforzare il messaggio di Giustizia, Pace, democrazia e libertà, per una società armoniosa e civile con il sinergico concorso di Associazioni e Istituzioni, si è svolta una sobria cerimonia con interventi che nel ricordare il sacrificio del Giudice Livatino ne vogliono rafforzare il suo pensiero di credente nella giustizia umana e divina.

Presenti alla toccante cerimonia, a parte l’organizzatore Dott Gaetano Scorsone, tutto l’associazionismo della nostra comunità, le istituzioni scolastiche, le istituzioni ecclesiali, le forze dell’ordine e l’Amministrazione Comunale presente con un suo Assessore e il vice Presidente del Consiglio Comunale.

Questo ricordo era stato preceduto, alle 07.30 dello stessa giornata, da “la passeggiata della memoria” dallo svincolo della SP3 alla stele del Giudice Rosario Livatino. Sempre sotto l’egida del Dott Scorsone, le Associazioni sportive ASD Fradici Runner e ASD Favara Runners, , l’A.I.D.O., il Favara Vespa Club, Konsumer Italia e l’Area Padre Pino Puglisi, si sono ritrovate per ricordare il sacrificio del Giudice, ucciso dalla mafia.

Il tutto ovviamente nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19.