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Favara. Il Comune chiede 2 milioni e 500 mila euro all’Asp come compartecipazione alle spese sostenute per le rette di ricovero dei disabili psichici

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Poco più di 2 milioni e 500 mila euro è la somma che il Comune di Favara chiede all’Azienda Sanitaria Provinciale quale compartecipazione alle spese sostenute per il pagamento delle rette di ricovero dei disabili psichici per gli anni compresi dal 2011 al 2015. Per un Comune a corto di risorse economiche, tanto da avere imboccato la via del dissesto finanziario, si tratta di una bella cifra con cui si potrebbero dare risposte alle molteplici richieste che ogni giorno arrivano sul tavolo del sindaco. Già nel febbraio dello scorso anno l’Asp di Agrigento fu diffidata e messa in mora senza però che il Comune abbia ricevuto risposte. A questo punto l’amministrazione comunale si è rivolta all’avvocato Giuseppe Ribaudo, del foro di Palermo, che ha intentato una causa chiedendo al Tribunale di Agrigento di emettere un’ingiunzione di pagamento, provvisoriamente esecutiva, nei confronti della struttura sanitaria per il pagamento di 2 milioni e 520 mila euro, oltre a interessi, spese e onorari. A seguito del ricorso, il giudiceSilvia Capitano ha ingiunto all’Asp di pagare quanto richiesto dalla parte istante.

“Nel periodo di riferimento – dice il sindaco Anna Alba – il Comune ha sborsato per pagare le rette di ricovero dei disabili psichici ben 5 milioni e 41 mila euro al netto delle quote di compartecipazione a carico degli utenti e del contributo regionale. Cifre che non possono ricadere esclusivamente sul bilancio comunale per di più falcidiato dai tagli statali e regionali”. Ecco allora l’esigenza di provvedere al recupero del 50 per cento della somma totale che è stata spesa per l’inserimento dei soggetti con disabilità psichica nelle comunità alloggio presenti a Favara. Il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Agrigento è stato notificato all’Asp lo scorso fine dicembre e diventerà esecutivo in mancanza di opposizione nei successivi quaranta giorni. “Il servizio residenziale di soggetti affetti da disturbi psichici presso comunità alloggio per disabili – conclude il sindaco -, è stato effettuato dietro corresponsione di un compenso fisso mensile ed una retta giornaliera nella misura determinata dalla stessa Regione”.

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