CRONACA Favara Primo piano

Favara. Il Comune condannato per avere prorogato il rapporto di lavoro a 8 lavoratori socialmente utili. Le proroghe avrebbero precluso altre opportunità di impiego, nel pubblico o nel privato, ai ricorrenti.

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Per avere rinnovato alle scadenze i loro contratti di lavoro, il Comune di Favara è stato condannato dal Tribunale di Agrigento a rifondere circa 80 mila euro a otto Lsu che si erano rivolti all’autorità giudiziaria chiedendo che venisse accertata l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato e conseguentemente che venissero stabilizzati dallo stesso ente locale. Sembra un paradosso, ma il giudice del lavoro, rifacendosi ad una sentenza dalla Corte di Cassazione, ha ritenuto che gli otto ricorrenti, in servizio a tempo determinato presso il Comune di Favara, abbiano perduto, a causa dei rinnovi contrattuali, altre opportunità lavorative. Insomma, sarebbe stato meglio per le casse municipali non procedere ai rinnovi licenziando tutti i dipendenti a tempo determinato. Con la sentenza emessa lo scorso 26 novembre, il giudice ha escluso la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da precario in stabile, riconoscendo, però, il danno “per la perdita della chance di conseguire, con percorso alternativo, l’assunzione mediante concorso nel pubblico impiego o la costituzione di un ordinario rapporto di lavoro privatistico a tempo indeterminato risarcibile nella misura in cui l’illegittimo (soprattutto se prolungato) impiego a termine abbia fatto perdere al lavoratore altre occasioni di lavoro stabile”.

Che farà adesso il Comune dovendo rinnovare i contratti a 253 precari? Alla luce di tale sentenza, i funzionari responsabili, quelli che dovranno mettere le firme sugli atti assumendosi le consequenziali responsabilità, anticipano che il loro parere sarà negativo. Un bel rompicapo che crea non poche tensioni in un Comune dove a reggerne le sorti è il personale precario visto che quello di ruolo si è ridotto a 107 unità di cui 4 (tra le quali il vice comandante dei vigili urbani, Salvatore Airò) prossime alla pensione entro il corrente anno.
“Da quando ci siamo insediati – dice il sindaco Anna Alba – abbiamo sempre tutelato i lavoratori, garantendo la continuità lavorativa e soprattutto mai strumentalizzando politicamente il ruolo degli stessi”. L’amministrazione comunale ha già rappresentato il problema alle sigle sindacali aziendali ricordando che per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro è necessario risolvere la delicatissima e ancora poco stabile situazione economica dell’ente.

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