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Favara. Il segretario provinciale della Rifondazione Comunista Antonio Palumbo: “Riteniamo non più tollerabile la gestione dell’emergenza rifiuti a Favara”

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A Favara è emergenza rifiuti causa lo sciopero dei netturbini. Da giorni, poichè non viene pagato lo stipendio, i netturbini sono in sciopero determinando una città ancora più sporca del normale. In merito a ciò, interviene Antonio Palumbo, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.

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“Riteniamo non più tollerabile la gestione dell’emergenza rifiuti a Favara; oltre alla quotidiana disastrosa gestione del servizio, dobbiamo subire un collasso totale in tempo di gestione straordinaria e di crisi.
In questi giorni la città e letteralmente invasa da i rifiuti per lo sciopero dei netturbini, non si sono previsti i disagi che sarebbero nati dalla normale attività del mercato settimanale in mancanza di raccolta.
Apprendiamo dai mezzi d’informazione, vista la totale mancanza di comunicazione da parte del Sindaco, che l’amministrazione sta chiedendo di applicare le penali alle ditte e che lunedì il Sindaco si recherà dal prefetto.
Una domanda, ma qualcuno dall’amministrazione comunale o dei rappresentanti dello stato ha già incontrato i lavoratori in sciopero? Qualcuno si è chiesto come mai dei lavoratori hanno deciso di rischiare il licenziamento pur di ottenere i propri diritti? Quando il Sindaco decide di incontrare il prefetto ha ben chiare tutte le conseguenze delle proprie azioni?

 

(foto repertorio)

Abbiamo come l’impressione che alla fine della crisi , a pagare saranno oltre a tutti i cittadini, gli stessi lavoratori che subiscono da mesi il sopruso di vedersi negato lo stipendio.
I nostri rappresentanti: politici, burocrati, lo stato e le imprese interessate hanno la più pallida idea di cosa significa sopravvivere per 2 mesi senza stipendio ? Lavorare regolarmente e vivere la mortificazione di non poter portare i soldi a casa per i più elementari bisogni familiari?
L’amministrazione comunale ha già chiesto la rescissione del contratto?
A nostro modo di vedere è inutile chiedere improbabili risarcimenti o incontri con le autorità, l’amministrazione deve semplicemente fare tutto quello che è nelle proprie competenze non trascurando i legittimi diritti dei lavoratori; alla nostra città poco dovrebbero importare le giustificazioni delle ditte , le difficoltà economiche legate alla gestione del servizio negli altri comuni, il Sindaco deve pretendere il rispetto del contratto in caso contrario ne deve richiedere la rescissione .
Non può, conoscendo perfettamente le dinamiche, l’amministrazione comunale con le sue distanze dal problema dei padri e madri di famiglia, essere complice delle ditte nel negare il diritto sacrosanto ai lavoratori di ricevere regolarmente il salario. Rifondazione comunista e i favaresi non lo sono”.