Rimasto solo un pio proponimento il museo dello zolfo, nonostante Favara fino alla metà del secolo scorso abbia basato la sua economia sull’estrazione dell’oro giallo, per una scommessa di tre imprenditori sabato sera si inaugurerà “Marzipan”, il museo della mandorla, in un locale, in pieno centro storico, che proprio la mandorla trattò come fase propedeutica alla commercializzazione con l’estero. Antonio Alba, Salvatore Ciulla e Salvatore Mongiovì, dopo avere costituito l’associazione culturale “Essenge of Sicily”, hanno partecipato a un bando della Regione Siciliana presentando un progetto mirato a valorizzare le eccellenze agroalimentari del territorio. Non a caso Favara è la città dell’agnello pasquale, un dolce in cui si amalgamano sapientemente pasta di mandorla e crema di pistacchio.
Il museo si propone come contenitore in continua evoluzione e vuole far scoprire la qualità e la bellezza della mandorla presente in Sicilia con oltre 200 varietà, uniche al mondo. “E’ un luogo aperto a tutti – dice Antonio Alba -. E’ una sorta di vetrina in cui imprenditori e aziende agricole possono mettere in mostra i loro prodotti con il precipuo obiettivo di sensibilizzare la collettività ad una sana alimentazione”. Previsto l’allestimento di una ludoteca attraverso la quale educare i bambini al buon cibo, al gusto, alla qualità. Sabato sera, al piano terreno, saranno messe in mostra 180 varietà di mandorle siciliane messe a disposizione dal “Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi”.
“Marzipan” è un sogno nel cassetto, un riconoscimento per l’eccellenza agroalimentare, per individuare quanto di meglio produce la Sicilia dell’enogastronomia, alla scoperta della cultura del cibo, della biodiversità e dei saperi di chi, da sempre, lavora per l’enogastronomia. “Marzipan” si propone di diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agroalimentare siciliano e di essere vetrina per i produttori locali.
