“AICA: oltre il danno, la beffa!”. La denuncia arriva dal gruppo consiliare della Democrazia Cristiana di Favara, che non usa mezzi termini per descrivere una situazione divenuta ormai insostenibile. “Dopo oltre un mese di svariate segnalazioni, la situazione in via Vincenzo Bellini continua a peggiorare sempre più,” affermano i consiglieri. I liquami si riversano per strada, raggiungendo anche le vie e zone limitrofe, dove sono presenti diverse attività commerciali e artigianali. Una situazione che non solo mette a dura prova i commercianti, ma che obbliga i residenti a convivere con un’aria insalubre e irrespirabile.
Le ripetute segnalazioni ad AICA sembrano essere cadute nel vuoto. L’unica risposta ricevuta è stata quella di una presunta indisponibilità di ditte per effettuare i lavori necessari. “Un’affermazione che lascia sconcertati e che merita spiegazioni chiare: ‘Chissà il perché’,” sottolinea il gruppo consiliare. A questa emergenza sanitaria e ambientale si aggiunge la questione dei turni di erogazione dell’acqua, che continuano a slittare e a subire ritardi. Le famiglie si trovano costrette ad arrangiarsi come possono, ricorrendo a costose autobotti o a soluzioni autonome per sopperire alla mancanza di un servizio che dovrebbe essere garantito. “Come può un servizio così essenziale essere così scadente? Come può un cittadino pagare per un servizio che di fatto non esiste?” si chiedono indignati i consiglieri, dando voce a una comunità sempre più esasperata.
Ma il problema non si limita al disagio quotidiano: la fuoriuscita di liquami rappresenta un grave rischio per l’ambiente. “Vogliamo ricordare a chi di competenza, e lo faremo anche in maniera diretta e personale, che stiamo parlando di inquinamento ambientale,” avvertono i rappresentanti della DC, che sembrano intenzionati a non fermarsi finché non verranno prese misure concrete. La richiesta è chiara: un intervento immediato e risolutivo da parte di AICA per ristabilire condizioni di normalità e garantire un servizio degno di questo nome. Intanto, la comunità di via Bellini e delle zone circostanti continua a vivere una realtà che non può essere accettata, tra disagi quotidiani e promesse non mantenute.