Come ogni anno, questa data 8 agosto segna il ricordo di una delle pagine più tragiche della storia dell’emigrazione italiana. Questa mattina, l’Associazione Italiani in Europa ha commemorato il 68° anniversario della tragedia di Marcinelle, avvenuta nel 1956, che costò la vita a 262 minatori, di cui ben 136 italiani. La cerimonia si è tenuta al Cimitero di Piana Traversa di Favara, dove un mazzo di fiori è stato deposto sul monumento dedicato ai 53 zolfatai che persero la vita nelle miniere della zona. Un gesto semplice, ma intriso di profondo significato, che ha voluto onorare non solo le vittime di Marcinelle, ma anche i minatori locali, accomunati da una vita di fatica, sfruttamento e morte.
L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui l’avvocato Danila Sollazzo, presidente dell’Associazione Italiani in Europa, il professor Giuseppe Arnone, presidente onorario dell’associazione, il sindaco di Favara Antonio Palumbo, la presidente del Consiglio Comunale Miriam Mignemi Barbato e il presidente della Lega Zolfatai di Favara Paolo Dalli Cardillo. La cerimonia religiosa è stata celebrata da Don Calogero Di Salvo, che ha guidato i presenti in un momento di raccoglimento e preghiera. Il ricordo di Marcinelle, però, non si è limitato a questo omaggio floreale. L’Associazione Italiani in Europa ha infatti colto l’occasione per annunciare l’intenzione di costituire un Comitato per dare maggiore rilevanza a questa giornata di commemorazione. L’obiettivo dichiarato è quello di far sì che il sacrificio dei minatori non venga dimenticato e possa servire da monito per le future generazioni, non solo a livello locale ma anche nazionale e internazionale.
“Il mio pensiero va non solo ai familiari e ai discendenti di quei lavoratori vittime del lavoro nelle miniere, ma a tutti i lavoratori vittime di incidenti sul lavoro,” ha dichiarato il professor Arnone. “Dal 2001, infatti, l’8 agosto è la *Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo*, un’occasione per tributare un doveroso omaggio ai tanti nostri connazionali che, emigrati alla ricerca di un futuro più sereno per le proprie famiglie, sono stati sfruttati e discriminati, arrivando a pagare con la vita condizioni di lavoro disumane. Episodi che, a distanza di tanti anni, devono ancora farci riflettere.”
Le parole di Arnone trovano eco in un contesto che, nonostante il passare del tempo, rimane di stretta attualità. In un periodo in cui la sicurezza sul lavoro è ancora un tema cruciale e tragicamente attuale, il ricordo di Marcinelle e di eventi simili rappresenta una ferita aperta nella coscienza collettiva, un richiamo costante alla necessità di garantire diritti e dignità a tutti i lavoratori. La cerimonia si è conclusa con un ringraziamento ai membri dell’associazione presenti, tra cui Giuseppe Distefano, vicepresidente, Cinzia Taibi, Mario Agozzino e Salvatore Sciortino, per il loro impegno costante nel mantenere vivo il ricordo e nel promuovere la cultura della memoria.