A tre giorni dal nostro articolo sugli scavi per la riparazione del collettore che riguardava via delle muse e via Vitt Veneto e che erano fermi da molti mesi, finalmente Girgenti acque si è attivata per la prima riparazione, ripristinando il manto stradale e la viabilità con conglomerato cementizio.
A parte che siamo felice che si avvia a conclusione una vicenda incresciosa per i cittadini, per l’igiene pubblica del nostro territorio, e per la circolazione, però c’è un però.
Abbiamo due sentimenti contrastanti sulla vicenda, da una parte pensiamo che forse i Dirigenti di Girgenti acque ci leggono sul nostro sito e quindi si fanno parte attiva ad intervenire per chiudere i propri lavori iniziati quando la stampa on line solleva un problema.
Ma dall’altra parte però ci pervade un senso di amarezza in quanto dovrebbe essere normale routine iniziare un lavoro e chiuderlo nei tempi tecnici necessari senza che nessuna intervenga, salvo casi particolari, per sollecitarne la conclusione dei lavori.
Per la normale attività di manutenzione tutto dovrebbe scorrere liscio come l’olio in quanto c’è una impresa che ha il compito di intervenire, c’è chi dovrebbe controllare l’inizio e la fine dei lavori rilasciandone certificazione e quindi non si capisce dove si perde l’acqua, per restare in tema, quando le cose non vanno come invece dovrebbero, ma ne prendiamo atto.
Però Girgenti acque non pensi adesso di lasciare con conglomerato cementizio il lavoro intrapreso perché i favaresi pretendono che a giorni si ripristini il manto stradale con il conglomerato bituminoso sia in questo punto che in quelli segnalati col precedente articolo e con la bonifica che serve ad eliminare l’inquinamento prodotto nel sottosuolo.
