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Intervista a Fabrizio Tinaglia, ci parla della ricerca scientifica che da  tanto tempo lo tiene impegnato

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Abbiamo contattato nuovamente Fabrizio Tinaglia, nostro illustre concittadino esperto di pedagogia e di neuroscienze, per parlare un po’ in sintesi della ricerca scientifica che da  tanto tempo lo tiene impegnato.  
Dopo le interviste precedenti, le quali sono state molto apprezzate, oggi abbiamo deciso di continuare il racconto.
 
“Lavoro ancora sul mio nuovo libro, quasi ogni giorno aggiungo qualcosa che ritengo utile. L’istruzione, a scuola e non solo, deve mirare a realizzare anche una pedagogia  specifica dove l’impegno degli alunni sia motivato con validi metodi didattici da  riscoprire, solo così in sintesi si avrà un’ educazione e un’ istruzione vera, profonda e duratura.
A scuola bisogna intervenire sul metodo educativo, tanti studiosi anche stranieri accennano e quindi ribadiscono la necessità di una revisione del metodo educativo contemporaneo, bisogna riscoprire e puntare ad esempio anche sul Cognitivismo ed integrare poi  i vari metodi educativi”.
 
Altri concetti da segnalare?
“Continuando il discorso possiamo dire che le prime strutture preposte da  sempre all’educazione e all’istruzione dei bambini sono due e cioè Famiglia e Scuola.
Il bambino nei primi anni di vita  cresce in famiglia dove riceve la prima vera educazione, poi dopo alcuni anni passati in famiglia incontra l’istituzione scuola dove troverà insegnanti ed altre regole da seguire e rispettare.
Partendo anche un  po’ da lontano e accennando in generale alcune cose possiamo affermare anche che una buona alimentazione inoltre aiuterà i figli a  crescere bene ed aiuterà a sviluppare le capacità intellettive donate loro dai genitori alla nascita.
Ancora possiamo dire che acquisire la conoscenza in generale è un processo complesso, si procede infatti attraverso tantissimi  percorsi  intellettuali fra loro legati e condizionati anche dalla società.
Il Cognitivismo va compreso bene nella sua essenza, inoltre gli intrecci tra i vari percorsi e tra i vari metodi della pedagogia e della psicologia vanno riletti con attenzione, anche alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche e tenendo conto delle varie teorie e dei vari studi che arrivano dai tanti centri di ricerca mondiale.
Inoltre il processo che porta alla conoscenza di base tende a consolidare alcune nostre convinzioni che ci portiamo dal nostro stesso passato e tramite processi mentali molto complessi troviamo elementi di conferma anche nel nostro agire quotidiano.
In psicologia e pedagogia  un elemento da rivalutare con studi e ricerche nuove è l’apprendimento.
Il nostro comportamento è basato su tante variabili anche quotidiane, l’apprendimento è anche un processo che deriva da una nuova esperienza  che abbiamo fatto o che abbiamo visto fare ad altri .
Anche i sentimenti sono coinvolti e non c’è vero apprendimento senza l’unione di vari fattori psicologici.
Deriva soprattutto dalle esperienze di vita e dalle singole attività del soggetto. Teoria e pratica sono legate da numerosi meccanismi.
Tutto quello che noi facciamo , in definitiva la nostra esperienza, anche quella  quotidiana  quindi, agisce in modo significativo sul nostro cervello, sulle nostre connessioni neuronali e quindi  sul nostro comportamento. Gli studi sul cervello e sulla mente umana sono ancora in corso ed altri obiettivi si stanno analizzando.”
Ringraziamo ancora una volta Fabrizio Tinaglia  per aver concesso a noi questa breve intervista, molto utile anche ai nostri numerosi lettori che seguono sempre Favaraweb .