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“Le miniere, muse di Pirandello”. Aragona rende omaggio a Luigi Pirandello

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Anche la vicina città di Aragona celebra Luigi Pirandello nell’anniversario dei 150 anni dalla sua nascita.

Le miniere, muse di Pirandello”, questo il titolo dato alla manifestazione, organizzata dal Sindaco Giuseppe Pendolino e dal Presidente del consiglio Gioacchino Volpe, che si svilupperà in tre intense giornate, a partire da oggi venerdì 1 settembre, che si concluderà domenica 3 settembre. Di seguito il calendario degli eventi.

Venerdì 1 settembre a partire dalle ore 18.00 presso il Salone delle Feste nel Palazzo Principe, la conversazione storico –letteraria dal titolo: “L’influsso della zolfara nei personaggi pirandelliani”. Ad introdurre i lavori Giuseppe Seminerio, a prendere la parola il Sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino; il Presidente del Consiglio Comunale Gioacchino Volpe; il Direttore del Parco Valle dei Templi Giuseppe Parello e la Presidente della Fondazione Empedocle Anna Maria Sermenghi. Relatori: il Presidente del Centro Studi Pirandelliani Stefano Milioto, lo storico aragonese Francesco Graceffa e la dirigente scolastica Agata Gueli. Durante la conversazione verrà consegnata una targa alla memoria a Pio Nono Licata, importante scrittore e saggista.

Sabato 2 settembre alle 19.30 in Piazza Umberto I, “Passeggiando con Pirandello” a cura di Nino Seviroli.

A concludere la celebrazione in onore di Pirandello, domenica 3 settembre alle 21.00 al Teatro Armonia, la rappresentazione teatrale dal titolo “1…2…3…Rintocchi di follia” a cura dell’Associazione teatrale “Arcobaleno”, per la regia di Antonella Morreale. Dopo il grande successo dello scorso 28 giugno presso lo spazio Temenos di Agrigento, sotto la regia della Morreale, ritorneranno a rendere reali i personaggi con le movenze, la mimica e la loro bravura gli attori Laura Pompeo, Totò Costanza, Giovanna Dominici, Zaira Picone e Selene Bosco. Sofia Castellana, della ASD Danz’arte di Fina Chiara, guidata dall’insegnante Giorgia Crapanzano, sarà la ballerina. L’opera, un atto unico scritto proprio da Antonella Morreale, vuole rappresentare la figura, fragile e tortuosa, di Antonietta Portulano, moglie del drammaturgo agrigentino.

“Il legame che unisce Aragona allo scrittore agrigentino- scrive Giuseppe Seminerio- si concretizza nella miniera Taccia Caci(…) che risulta essere lo sfondo delle novelle e di uno dei più celebri romanzi dello scrittore “I Vecchi e i giovani”.