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Politica. Giovanni Panepinto (PD) commenta i risultati del Partito democratico in Sicilia

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Interviene, con una nota stampa, l’ex deputato regionale del Partito democratico Giovanni Panepinto in merito al disastroso risultato ottenuto dal Pd alle elezioni di domenica 4 marzo. E individua le cause di questo fallimento nella “conduzione delle elezioni renziana e faraoniana”. Di seguito il comunicato integrale.

In queste ore post elezioni, come tanti, sento lo smarrimento di una sconfitta che non è solo elettorale. I dati siciliani, prima di tutto, meritano una analisi onesta e profonda. Come una riflessione va fatta sugli errori, la tracotanza e la tattica asfissiante nella fase di costruzione delle liste per le elezioni nazionali ma anche prima nei cinque anni di governo regionale a guida di tutti i ” capi ” del PD. Nella costruzione delle liste il disegno era chiaro e netto: la epurazione e la sostituzione in ogni luogo dei dirigenti democratici per fare spazio a personaggi che hanno altri interessi che poco hanno a che fare con la bella politica, i beni comuni o come cambiare in meglio il mondo che viviamo. Questi personaggi sono “altro ” rispetto ai valori del partito democratico. Personaggi che non hanno portato manco voti. La conduzione delle elezioni renziana e faraoniana, associata a questi personaggi che sono ” altro” ha portato solo disastri e oggi ci sono macerie e tanto sgomento in ogni angolo della Sicilia, dove ci sono dirigenti e militanti del PD quello vero. Mi rammarico che Matteo Orfini e questa area politica sia stata pavida e succube dal segretario Renzi, che ovviamente non si dimetterà e sta pensando come dice lui a un congresso vero per epurare e riaffermare una arroganza che ha fatto danni inestimabili al PD, al centro sinistra e a sè stesso. Ai tanti militanti, dirigenti e amministratori del PD che sono in ogni paese della Sicilia dico che abbiamo aderito al PD e sposato un sogno, magari utopico, di migliorare il mondo in cui viviamo a cui non possiamo rinunciare. Come finirà non lo so ma sento che ne vale ancora la pena. Non nascondo i miei errori ne vuole essere una rivincita. Un impegno che deve continuare organizzando la nostra presenza in tutte le sedi del partito democratico, non farci intimorire dalla arroganza; ne vedremo tanta. Una presenza che stia dalla parte della gente e costruisca con tutte le forze pulite, e migliori del PD una nuova stagione politica”.