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Politica. I consiglieri del Movimento 5 stelle dopo la conferenza degli 11 firmatari della sfiducia alla sindaca Alba: “Adesso diciamo basta. Vogliamo la verità”

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Arriva la nota stampa a firma di S. Failla, C. Cusumano, L. Caramazza, M. Fallea, S. Di Naro, V. Lentini e G. Bellavia, consiglieri di maggioranza del M5S dopo le dichiarazioni in conferenza stampa degli undici firmatari. Di seguito la nota integrale.

“Abbiamo appreso quanto stato dichiarato in conferenza stampa dagli undici consiglieri, i quali vengono definiti gli onesti, ma l’onestà va sempre misurata.
Partiamo da quanto dichiarato dai 7 consiglieri dissidenti i quali rendono dichiarazioni false, che siamo nelle condizioni di dimostrare, arrivando persino a dichiarare che gli assessori da loro nominati in giunta non hanno potuto portare cambiamenti perché non sono stati messi nelle condizioni di lavorare.
La Sindaca impediva loro di dialogare con i responsabili di P. O.?
Impediva l’ingresso negli uffici? Perché non ci sono altri modi per impedire di lavorare. Abbiamo scelto, perché la consideravamo una scelta di rispetto nei confronti della città e del Movimento Cinque Stelle, di tacere dopo la dimissione degli assessori di loro indicazione. La verità è altra. I 7 consiglieri sfiduciandi non sostenevano neppure i provvedimenti portati in aula dai loro assessori. Forse è loro la responsabilità vera del non raggiungimento degli obiettivi di quella compagine assessoriale. Ne è la dimostrazione il voto in aula per il mercato settimanale (proposto da loro assessore e da loro bocciato) e l’abbandono della maggioranza del consigliere Sanfratello.
I consiglieri, in conferenza stampa, continuano asserendo che la Sindaca non li ha coinvolti nelle decisioni. Altra dichiarazione falsa perché in questi anni abbiamo sempre fatto riunioni settimanali con la giunta e il sindaco, e siamo stati sempre coinvolti nelle scelte sia in ambito amministrativo che politico. Peccato che a queste riunioni, per loro scelta, non partecipavano.
Infine gli undici consiglieri affermano che la nomina di un commissario non comporterà nessun cambiamento, anzi avremo chi svolgerà il ruolo di sindaco, assessore e consiglieri.
Tale affermazione è alquanto grave perché il ruolo politico più importante che la legge attribuisce al consiglio è quello di controllo politico e amministrativo, e in assenza chi svolgerà tale funzione?
Si tace sul fatto che un commissario non darà l’indirizzo politico che è fondamentale in questa fase occupandosi dell’ordinario e non della programmazione, fondamentale in un ente sottoposto al controllo del Ministero. Chi seguirà l’iter? Chi programmerà la stabilizzazione del personale? Chi stimolerà gli uffici nella programmazione e nella partecipazione ai bandi?
Allora ci chiediamo: Chi da a loro la certezza che il nuovo commissario opererà nell’interesse della comunità? Chi gli da la certezza che niente si fermerà e che non creeremo un danno per la città? È utile ricordare che nessun politico può dare certezze in merito essendo quella una attività commissariale.
Si parla di onestà, ma a noi sembra più irresponsabilità.
Di certo, nelle sedi opportune argomenteremo e dimostreremo che quanto da loro dichiarato è del tutto falso e fuorviante, volto solo a distogliere l’attenzione da quella che è la verità”.