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Servire Agrigento: PNRR opportunità per attivare Ospedale di Comunità nell’area montana

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“Gli 800 milioni di euro in arrivo, per la sanità siciliana, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano una straordinaria opportunità per rafforzare i servizi sul territorio e rispondere efficacemente al bisogno di salute degli abitanti dei paesi dell’area montana della provincia di Agrigento che più di altri hanno subito l’impatto devastante dell’emergenza sanitaria non potendo contare su un presidio ospedaliero nelle immediate vicinanze”. Lo afferma il coordinatore provinciale del Movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello.
 
“Il piano di investimenti consentirà, fra le altre cose, la creazione di nuove strutture e presidi territoriali di nuova concezione come l’Ospedale di Comunità (20/40 posti letto) per tutti quei pazienti che a seguito di riacutizzazione di condizioni croniche necessitano di interventi sanitari, a bassa intensità, che non possono essere erogati a domicilio. In ragione di questa profonda riorganizzazione del sistema sanitario, rinnoviamo il nostro appello al Presidente della Regione, Nello Musumeci e all’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza affinché la riconversione e l’ammodernamento del Presidio Territoriale di Emergenza di Cammarata in Ospedale di Comunità possa trovare il giusto e doveroso riconoscimento per dare finalmente agli abitanti delle zone montane una struttura aperta 24 ore su 24, dotata di punto di primo soccorso, specialisti e infermieri con l’obiettivo di garantire quei livelli minimi di assistenza, esami diagnostici, maggiore appropriatezza delle cure e brevi degenze, ad oggi negate.
 
Confidiamo in uno scatto d’orgoglio della deputazione agrigentina nel portare avanti questa battaglia nei tavoli di confronto affinché l’occasione unica offerta, in ambito sanitario, dal PNRR non vada sprecata per tutelare il diritto alla salute dei cittadini a prescindere dal contesto geografico, ampliare e qualificare l’offerta sanitaria e superare le fragilità evidenziate dall’emergenza sanitaria”.