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Trasparenza e verifiche, Nobile e Crapanzano: “La città non può accontentarsi di silenzi”

Il confronto politico a Favara si arricchisce di nuove prese di posizione. Giuseppe Nobile, segretario cittadino della Democrazia Cristiana, e Fabrizio Crapanzano, segretario cittadino di Fratelli d’Italia, sottolineano come la città abbia diritto alla massima chiarezza. A loro avviso, è compito dei consiglieri comunali esercitare fino in fondo il ruolo di controllo, chiedendo verifiche, trasparenza e atti concreti sulle azioni intraprese dall’amministrazione. Una richiesta che, rimarcano, non può essere interpretata come sterile polemica, ma come un dovere democratico volto a garantire il rispetto dei cittadini e la credibilità delle istituzioni.
Di seguito la nota integrale: “Consiglio comunale e ruolo di controllo: la città merita chiarezza. Il dibattito politico cittadino si arricchisce di un nuovo capitolo. I consiglieri comunali, attraverso una interpellanza consiliare, hanno esercitato il loro pieno diritto – e dovere – di chiedere per l’appunto chiarimenti, verifiche e trasparenza attraverso gli atti amministrativi e sulle soluzioni e azioni di contrasto messe in atto. È bene ricordarlo: il consiglio comunale non è una semplice cornice accessoria della vita politica locale, ma il luogo in cui si esercita la funzione primaria di controllo sugli indirizzi e le azioni dell’amministrazione.

Il sindaco, in quanto rappresentante istituzionale e capo dell’esecutivo, ha il compito non soltanto di amministrare, ma anche di rispondere con chiarezza alle sollecitazioni provenienti dal consiglio e, attraverso esso, dai cittadini. Non basta l’alibi dei molteplici impegni istituzionali per sottrarsi a un confronto trasparente. La responsabilità politica è fatta di risposte, non di silenzi o di fughe in avanti.

Non meno significativo è che anche all’interno della stessa maggioranza emergano richieste di chiarezza. Il Partito Democratico di Favara, per voce del consigliere comunale e segretario cittadino Salvatore Bellavia, ha chiesto ufficialmente un incontro pubblico sulla vicenda legata alla Tari. Un segnale che dimostra come la domanda di trasparenza non provenga soltanto dall’opposizione, ma si levi anche dai banchi di chi sostiene l’attuale amministrazione.

Il sindaco dovrebbe guardare con buon auspicio a questi “assist politici” che arrivano dal consiglio comunale: sono occasioni preziose per chiarire dubbi, rafforzare la fiducia dei cittadini e consolidare la credibilità delle istituzioni. Non cogliere queste opportunità significherebbe sprecare un momento fondamentale di confronto e partecipazione democratica.

Amministrare un Comune non significa solo gestire l’ordinario o rincorrere la prossima candidatura. Significa conoscere a fondo le dinamiche interne alla propria maggioranza politica, affrontare con lucidità le difficoltà che vivono i cittadini e mantenere salda la bussola dell’interesse collettivo. Il rischio, altrimenti, è quello di smarrire la rotta, confondendo la “normalità amministrativa” con una routine banale e autoreferenziale.

È opportuno ricordare che l’accesso agli atti rappresenta una prerogativa fondamentale dei consiglieri comunali, i quali hanno il dovere di vigilare sull’operato dell’amministrazione. Di conseguenza, il sindaco non può permettersi di sottrarsi a tale richiesta: trasparenza e collaborazione non sono un’opzione, ma un obbligo democratico.

La città non chiede slogan, né promesse generiche. Chiede trasparenza sugli atti, partecipazione nelle scelte, coerenza nei comportamenti. Chiede che il sindaco e l’intera amministrazione riconoscano al consiglio comunale il ruolo che la democrazia gli assegna: quello di organo di controllo, di verifica e di garanzia.

Per questo motivo, il sindaco è esortato a produrre senza indugi tutti gli atti richiesti nell’interpellanza presentata dal presidente e da alcuni consiglieri comunali. Solo così si potrà restituire piena fiducia nelle istituzioni e riaffermare quel principio di trasparenza che rappresenta il fondamento della vita democratica della nostra città”.