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Agrigento. Il consigliere comunale Nuccia Palermo: “La mia solidarietà a Giuseppe Di Rosa, incatenato al Comune per conoscere la verità sul sindaco Firetto”

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Giuseppe Di Rosa, coordinato del movimento “Mani libere” da ieri si è incatenato al Palazzo di Città di Agrigento. A fare arrivare la sua vicinanza in questa battaglia che ha il sapore della legalità e della trasparenza, l’instancabile consigliere comunale Nuccia Palermo.

“Non posso non dare la mia solidarietà ad un cittadino che chiede di conoscere l’esito di un processo amministrativo della Corte dei Conti sull’attuale Sindaco della nostra Città. Ancor di più se lo stesso sotto il sole cocente decide di incatenarsi sotto il palazzo di Città per conoscere se Calogero Firetto risulterà colpevole rispetto al dissesto di Porto Empedocle da lui amministrata per ben 9 lunghi anni”. Questo è l’incipit del comunicato stampa della Palermo. La prima nota ufficiale di solidarietà e sostegno di Giuseppe di Rosa, oggi incatenato sotto Palazzo dei Giganti, proprio da una degli inquilini più irrequieti ed in contrapposizione alla Giunta Firetto, da sempre voce animata dell’opposizione al Primo Cittadino, che nelle ultime ore ha più volte attaccato Calogero Firetto per un Bilancio 2016 che a suo parere andrebbe direttamente bocciato. “Tra la lettura e lo studio di una pagina e l’altra del Bilancio 2016, che ne vedrà il dibattitto il prossimo lunedì 9 luglio, non potevo girarmi dall’altra parte e soprattutto non potevo non incontrare Di Rosa durante la sua protesta. Le sentenze si rispettano ma per rispettarle bisogna prima conoscerle – scrive Nuccia Palermo –  lo si deve all’intero Consiglio ma soprattutto lo si deve alla Città che ha la necessità di sapere se chi la amministra ne possiede le capacità politiche e amministrative ma soprattutto di sapere che il proprio Sindaco- conclude il consigliere agrigentino Nuccia Palermo- non sia colpevole amministrativamente di un dissesto tanto chiacchierato e tanto rumoroso come quello di Porto Empedocle”.

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