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Bella Ciao nell’anno della guerra. La rivisitazione di Armando Cacciato torna d’attualità.

Non sarà un 25 Aprile come gli altri, questo. Nell’anno in cui la guerra è ritornata prepotentemente in Europa, l’inno di resistenza e di libertà urla più forte. Una versione struggente, quella del cantautore Armando Cacciato, intrisa di soul e di pathos, che nella rivisitazione odierna viene arricchita dalle tastiere di Pierangelo Carvello ed accompagnata da un videoclip, realizzato da Luca Cimino, dove il cantautore si trova in una dimensione spazio-temporale a cavallo tra il dopoguerra e i giorni d’oggi. Come se il tempo si fosse fermato… oppure, ancora peggio, sia rimasto lì. Per questo “il fiore del partigiano” deve essere ripiantato. La libertà non deve morire. A prescindere dalle ideologie, a prescindere dai contesti storici, a prescindere dalla geografia. “Resistere alla guerra, oggi e sempre”. Il link del videoclip: https://youtu.be/OfdKc7RxwRA