
Il sindaco Palumbo: “Risultati importanti grazie all’impegno dell’Area 10. Fondamentale aumentare le ore di lavoro del personale”
Il 2024 segna un risultato importante per il Comune di Favara sul fronte delle entrate derivanti dall’edilizia. In un post pubblicato sui social, il sindaco Antonio Palumbo ha annunciato che sono stati incassati complessivamente 575.000 euro grazie a permessi di costruire, condoni edilizi, Cila, Scia e autorizzazioni varie. Un traguardo significativo, frutto del lavoro dell’Area 10 “Edilizia e Patrimonio” diretta dall’architetto Giuseppe Milia. Nel dettaglio, il Comune ha registrato 354.194 euro provenienti dalla riscossione dei permessi di costruire, 186.346 euro dai condoni edilizi e 33.744 euro dalle pratiche di Cila e Scia. A questi dati vanno aggiunti ulteriori introiti legati all’occupazione di suolo pubblico, che tuttavia non sono inclusi nel conteggio comunicato.
“Siamo soddisfatti di questi risultati – dichiarano il sindaco Antonio Palumbo e l’assessore all’Edilizia Pubblica e Privata Emanuele Schembri – perché rappresentano una dimostrazione concreta dell’impegno dell’amministrazione nel rafforzare le finanze comunali. È un lavoro portato avanti con grande sforzo e dedizione da parte del personale dell’Area 10, che opera per lo più a 20 ore settimanali, senza il supporto di progetti specifici né di tecnici esterni, e con ulteriori carichi di lavoro legati alla gestione di altri importanti settori”.
L’obiettivo dell’amministrazione è proseguire su questa strada, potenziando le ore lavorative del personale e avviando un progetto di sanatoria interna all’ufficio, così da completare le numerose pratiche ancora pendenti, molte delle quali risalgono al lontano 1985. L’assessore Emanuele Schembri ha voluto infine sottolineare l’importanza della regolarizzazione delle pratiche di condono edilizio, non solo per il loro contributo economico, ma anche per il rispetto delle normative urbanistiche. In caso di mancato completamento delle pratiche – ha spiegato – l’ufficio condono sarà costretto a rigettarle e a trasmetterle all’ufficio abusivismo per l’avvio delle procedure di demolizione.