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Elezioni Regionali Sicilia: Marilì Chiapparo, “Mi candido per creare sviluppo e rilanciare l’occupazione in Sicilia”

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Con forza e entusiasmo Marilì Chiapparo davanti a rappresentanti di categoria ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale come candidato a consigliere regionale nella lista Idea Sicilia Popolari e Autonomisti per le prossime elezioni del 5 novembre 2017.

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Le linee programmatiche del candidato toccano temi importanti per la società odierna, come la sburocratizzazione per le imprese, l’aumento della regolarizzazione dei posti di lavoro ed il rilancio dell’Autonomia in tutta la regione Sicilia.

“Ho maturato la consapevolezza che occorre proseguire su scala regionale il percorso politico iniziato con le elezioni comunali del 2016 nel gruppo “Insieme per Favara”. Ora, come allora, occorre aggregare le forze cattoliche, laiche e autonomiste per rilanciare la Sicilia nel contesto mediterraneo, facendo ripartire l’economia, lo sviluppo e arrestando la fuga delle giovani generazioni. La lista e la coalizione in cui ho deciso di impegnarmi vuol essere l’alternativa al fallimento del “metodo Crocetta”, che ha predicato Legalità ma razzolato solo il crollo del prodotto interno lordo regionale con la chiusura di imprese e attività e l’aumento della disoccupazione non solo giovanile, e vuole scongiurare, altresì, l’avventura senza ritorno della logica oscurantista a 5 Stelle, ovvero l’incapacità di avviare processi decisionali virtuosi per rifugiarsi nel vicolo cieco del dissesto finanziario.

Il 5 Novembre la questione è dirimente: o affidiamo le sorti di questa Terra a chi sa che solo attraverso il rilancio dell’Autonomia, quella autentica e non di facciata, può innescarsi la svolta, come fanno il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta, il Friuli e non come ha arrancato in questi ultimi 5 anni il Governo Crocetta, che attraverso la rinuncia al contenzioso con lo Stato ha umiliato la Sicilia, oppure non avremo alternativa al piangerci addosso, all’invidia sociale, all’impoverimento culturale ed economico.

La metafora di questa situazione è la Favara odierna, Città in cui vivo e opero. Da Consigliere Comunale ho toccato con mano ciò che prima potevo solo osservare o immaginare. L’impoverimento di Favara non è solo finanziario, ma soprattutto economico. Le Imprese sono state decimate perché escluse dai nuovi processi di concorrenza e mercato senza che nessuno a livello istituzionale ponesse la strategica questione. E così si sono persi capitali, forza lavoro e l’indotto che assicurava il reddito negli altri settori dell’economia locale. Oggi, se si esclude l’encomiabile fermento nel comparto della ristorazione e di ciò che gravita attorno alla Farm, la situazione non può lasciarci indifferenti. Non è questa la Sicilia che vogliamo e dobbiamo lasciare in dote alle giovani generazioni, non sarebbe giusto né saggio, sarebbe solo da autolesionisti, da chi non ha Idee da mettere in campo, da perdenti.

Stiamo già pagando un prezzo altissimo con 5 anni di Governo Crocetta, evitiamo di continuare a farci del male, svoltiamo col voto utile il prossimo 5 novembre, ridiamo voce a chi immagina e vuole una Sicilia vitale, operosa, autorevole.

Vi chiedo la Vostra Fiducia per potervela ricambiare attraverso l’Ascolto, l’Impegno, la Rappresentanza delle istanze di Favara, della provincia di Agrigento, della nostra amata Sicilia. La Sicilia che c’è in Te!