Cultura e Spett. Eventi Favara Favara Primo piano

Favara. Approvato lo statuto della Fondazione Calogero Marrone

Tutela AmbientebiowoodheaterSCUOLA GUARINO

Il Consiglio comunale di Favara, nella seduta antimeridiana di oggi, martedì 13 dicembre 2022, ha approvato – all’unanimità dei presenti – lo statuto della Fondazione Culturale intitolata al “Giusto tra le Nazioni” CALOGERO MARRONE, così come richiesto dalla legge regionale 10 agosto 2022, n. 16 pubblicata sulla GURS, parte prima n. 38 della già citata legge e ripubblicata con le relative note sulla GURS, parte prima n. 41 del 2 settembre 2022.
Favara, città natale di CALOGERO MARRONE, grazie all’impegno dell’Istituto Studi e Ricerca allo stesso intitolato, dell’A.N.P.I. del deputato regionale Giovanni Di Caro che ha presentato l’apposito disegno di legge che istituisce la Fondazione, dei parlamentari regionali, del Sindaco Antonio Palumbo, della giunta municipale, della Presidente del Consiglio MIriam Mignemi e dell’intero Consiglio comunale, con questo atto formale rivaluta l’importante ruolo avuto dal favarese Marrone nella lotta partigiana nella città di Varese.
In precedenza, la conferenza dei capigruppo si era espressa favorevolmente. Fondatori della Fondazione sono il Comune di Favara e l’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone. 
“Nella mia qualità di Presidente nazionale dell’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone, – dice Rosario Manganella – esprimo il pieno compiacimento e la massima riconoscenza a tutti i componenti l’Istituzione Ente Comune che, in pochi giorni, hanno approvato all’unanimità lo Statuto, riconoscendo l’alto valore morale e umano del nostro Eroe”.
Carmelo Castronovo, presidente dell’ANPI di Favara, a sua volta, ha ringraziato i consiglieri comunali per l’impegno dimostrato.
“Abbiamo, parecchie volte, ricordato, e lo facciamo ancor oggi, l’umanesimo del Nostro che – da capo ufficio anagrafe della Città lombarda – ha salvato centinaia di ebrei e antifascisti, falsificando le loro carte di identità, consentendo agli stessi di poter espatriare ed evitare i campi di concentramento e di sterminio dei nazifascisti. Per questo impegno solidale ed umano Marrone pagò con la vita: arrestato prima e, deportato dopo nel lager di Dachau, vi morì il 15 febbraio 1945”.
Ma torniamo a quello che è successo oggi nell’Aula Falcone-Borsellino di Favara, entrando più nel merito dello Statuto. Esso consta di 20 articoli, spalmati su nove pagine.
Nella premessa si afferma che è costituita una Fondazione culturale che dovrà assolvere a compiti istituzionali quali attività di studio e ricerca del patrimonio documentale, riguardante la vita e l’operato di Calogero Marrone, della Resistenza, della lotta di Liberazione e della Costituzione italiana.
La Fondazione sarà iscritta nel Registro unico nazionale degli enti del terzo settore e, a quel punto, includerà all’ attuale denominazione, anche l’acronimo “E.T.S.”
La Fondazione non ha scopo di lucro, non potrà distribuire utili e perseguirà finalità civiche e di utilità sociale.
La Fondazione ha una mole di competenze e compiti, tra cui: raccogliere e riunire il rilevante materiale bibliografico, museale, cinematografico riguardante la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei, la deportazione, la prigionia di italiani e non solo; collaborare con altre fondazioni ed associazioni che hanno le stesse finalità; organizzare mostre ed altre manifestazioni di valore storico e culturale; svolgere attività editoriali o comunque di promozione di pubblicazioni conformi ai propri fini istituzionali; allestire, curare ed organizzare iniziative nei luoghi della “memoria”, nonché realizzare iniziative di testimonianza dei valori della Resistenza, della lotta antifascista e, comunque, avente attinenza con la storia del ventesimo secolo circa la Resistenza italiana e la Liberazione; partecipare, promuovere e/o gestire visite guidate di studenti o di gruppi di persone nei lager nazisti, in particolare in quello di Dachau, dove lo stesso Marrone venne deportato; organizzare e/o partecipare attivamente a tutte le manifestazioni atte ad esaltare il valore della democrazia, della Resistenza e della Liberazione; organizzare convegni, mostre, proiezioni, audio-video ed altre manifestazioni a carattere storico e culturale, funzionali all’attività culturale delle diverse istituzioni; organizzare e partecipare alla formazione e all’aggiornamento di insegnanti e di figure professionali, operanti in ambito culturale e socio-educativo.
Delegazioni ed Uffici potranno essere costituiti anche in altre Città. 
Molte altre e assai variegate sono le finalità della Fondazione, su cui vigilano il codice civile e la legislazione in materia.
Fondatori sono il Comune di Favara e l’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone con il patrocinio della Regione Sicilia.
La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione, composto dal Sindaco pro-tempore di Favara che ne è anche il presidente, dall’assessore ai beni culturali e da cinque membri nominati dall’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone.
Sono Organi della Fondazione: il Consiglio di Amministrazione, il presidente, il vice presidente, il segretario, il Comitato scientifico e l’Organo di consulenza-contabile.
Tutte le cariche sociali sono gratuite, con la possibile eccezione dell’Organo di Consulenza Tecnico Contabile. La Fondazione ha durata illimitata.

COOPERATIVA SANTANNA