
Come cadono i Don Chisciotte” – tuonano – “una vita contro le antenne, e poi ci costruiscono sotto un asilo”
È giunta in redazione una nota congiunta dei consiglieri comunali Miriam Indelicato e Giuseppe Lentini, che sollevano una ferma contestazione nei confronti dell’amministrazione comunale, accusandola di aver costruito un asilo nido nei pressi di un’antenna telefonica. Una scelta, secondo i due esponenti dell’opposizione, che contraddice clamorosamente le battaglie del passato condotte dallo stesso sindaco e dalla sua maggioranza contro la presenza delle antenne in città.
“Come cadono i Don Chisciotte. Aveva ragione il grande Sciascia: al giorno d’oggi basta dire di essere per la rivoluzione per diventare rivoluzionari” – si legge in apertura della nota. “E così succede a Favara con il nostro sindaco e la sua maggioranza. Una vita passata a organizzare assemblee, manifestazioni in piazza, incontri vari e persino adire i tribunali (a spese dei cittadini) contro le antenne, per poi finire a costruire un asilo proprio sotto un’antenna”.
La questione sollevata riguarda non soltanto un presunto controsenso politico, ma anche un possibile conflitto con il regolamento comunale. “È vero che la legge stabilisce un limite di distanza, ma il regolamento comunale vieta di costruire edifici sensibili vicino alle antenne. Cosa ben diversa – continuano i consiglieri – è il caso in cui un’antenna venga installata vicino a un asilo già esistente: in quel caso, la legge prevale sul regolamento, e non si può fare nulla. Ma qui si tratta di una scelta deliberata dell’amministrazione, che decide di costruire un asilo sotto un’antenna già presente, andando contro il proprio stesso regolamento”.
Secondo Indelicato e Lentini, è difficile ora spiegare ai cittadini – in particolare alle mamme coinvolte in passato nelle battaglie contro le antenne – questa inversione di rotta. “Come lo spiegano ora alle mamme, che hanno coinvolto nelle battaglie contro le antenne, che adesso ci costruiscono sotto gli asili nido? Se un’antenna viene installata nei pressi di un asilo, e la legge lo consente, il regolamento comunale non può opporsi. Ma che sia lo stesso sindaco, insieme alla sua maggioranza, a violare il regolamento che prima difendeva con tanta veemenza è un paradosso. E lo è ancora di più dopo tutte le battaglie condotte contro le antenne”.
I due consiglieri concludono con una domanda provocatoria: “Dov’è finita quella rivoluzione tanto sbandierata? La coerenza, almeno quella, dovrebbe essere il primo segno di chi governa con responsabilità”.
Al momento non è arrivata alcuna replica ufficiale da parte dell’amministrazione comunale.