Una sorta di villaggio di Natale in quello che, da un paio d’anni a questa parte, è stato definito il salotto di Favara. Stiamo parlando di Piazza Cavour, sede del Municipio ma anche concreta testimonianza del riscatto economico della città. E da ieri sera mercoledì 5 dicembre, anche luogo di aggregazione con l’inaugurazione dell’Albero natalizio, croce e delizia di questo Natale 2018, e l’accensione di ASTRA. Dopo le numerose polemiche, nate su Facebook ed alimentate dagli internauti, questa mattina una buona parte del popolo online si è risvegliato entusiasta dell’Albero di Natale “tematico”. Perché, sebbene più volte sottolineato dall’artista Noemi Romeo- colei che ha progettato l’albero utilizzando materiale di riciclo come le cassette di frutta e verdura- ma anche dall’amministrazione comunale, in primis l’assessore Bennica, che giudicare un lavoro ancora nella sua fase embrionale era, non solo sbagliato, ma anche forviante, i numerosi post e commenti su Facebook- alcuni dei quali scritti anche da (ex) politici e da coloro che vorrebbero rappresentare la parte “culturale” di Favara- hanno condizionato l’opinione pubblica dentro e fuori il web.
Adesso invece, l’alzata di scudi sull’albero di Natale figlio del riciclo il quale è riuscito a creare “comunità”, dove ogni singolo cittadino è stato invitato a dare un proprio contributo, non economico, ma ancora più prezioso: ovvero chiamato a condividere il suo tempo con gli altri. In una società in cui puntualmente lamentiamo lo sfrenato consumismo, il quale si acuisce nel periodo natalizio, forse era necessario realizzare un albero di Natale fatto di materiale povero destinato alla distruzione, per tornare all’origine delle festività natalizie, dove il regalo più bello è trascorrere del tempo con gli altri in maniera libera e spassionata. Ieri sera, sebbene l’albero non è nella sua forma tradizionale, si è respirata tra i presenti la genuina aria natalizia. Ad arricchire questo Natale favarese anche ASTRA, la stella donata alla Piazza dalle associazioni sportive “Favara Runners” e “Fradici Runners”.
E poi, ricordiamoci che Favara è la terra della Farm Cultural Park, centro nevralgico di arte contemporanea e anche il Natale favarese 2018 si è legato a tale concetto artistico, con un’aggiunta e cioè sensibilizzare al riciclo, coinvolgendo anche chi di solito è lasciato ai margini. E se la cultura al rispetto, alla bellezza e all’amore per Favara deve passare dalla realizzazione di un Albero di Natale alternativo, diversamente tradizionale, beh…dove sta il problema? Favara è aperta alla sperimentazione. Ne è prova la Farm Cultural Park. Favara è aperta al cambiamento. Ne sono testimonianza i 15 mila voti circa attribuiti al Movimento 5 stelle nelle scorse amministrative. Ed allora, anche per questo Natale, perchè Favara non deve essere aperta all’ammirazione di un albero di Natale fatto di cassette della frutta, oggi diventati i rami di un albero, addobbato con lattine glitterate e fondi di bottiglia diventati fiocchi di neve? Ci vantiamo di essere estrosi ed artistici. Urliamo che Favara è altro rispetto al degrado e alla recente macchina del fango attuata da programmi televisivi nazionali. Dimostriamolo… dando(ci) fiducia con il motto Per aspera ad astra! E poi, se proprio non piace…c’è sempre il presepe.