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Favara e la Solidarietà. La sezione del Centro Femminile Italiano inaugura domani pomeriggio la “Casa del Bambino”

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Se la pandemia ha reso ancor più complicata la vita alle famiglie meno abbienti, è anche vero che non mancano gli slanci di solidarietà che provengono dal mondo dell’associazionismo. E non è un caso se domani pomeriggio (ore 16) la sezione di Favara del Cif (Centro Italiano Femminile) inaugurerà la “Casa del Bambino” posta in un locale messo gratuitamente a disposizione dai proprietari in via Vittorio Emanuele, nel centro storico della città. “Si tratta di un luogo – tiene a specificare Antonella Morreale, presidente del Cif comunale – dove le famiglie bisognose possono trovare, oltre ad alimenti di prima necessità, anche giocatoli, vestitini, culle, pannolini, pappine e tutto ciò di cui hanno necessità i bambini da zero a 12 anni”. La “Casa del Bambino” sarà intitolata a Maria Ghibellini Turco, originaria di Caltanissetta, scomparsa nello scorso mese di maggio dopo avere dedicato la sua vita ai bisognosi, ai bambini, ai malati, alle persone anziane, con il benestare della presidente provinciale del Cif, Carmelina Severino. A dar vita a questa iniziativa sono state, oltre ad Antonella Morreale, le colleghe Antonella Vullo (vice presidente), Gera Saieva (presidente socie), Cinzia Taibi (segreteria), Giovanna Terrana (economa), nonché Angela Zambuto Marsala, Antonella Cassaro, Antonella Sutera, Doriana Felice, Franca Vitello, Katia Patti, Laura Pompeo, Miriam Di Naro, Rita Bellavia, Salvatrice Giudice, Tania Russello. “E’ da quattro anni che siamo impegnate nella solidarietà – aggiunge la presidente Morreale – da quando abbiamo costituito a Favara la sede del Cif, ospitata nei locali del Seminario con il conforto spirituale di don Saverio Pititteri. Da domani, però, ci sarà un punto di riferimento in più, ben visibile perché posto in una delle strade principali è più trafficate di Favara dove chi vorrà potrà dare e chi ha bisogno potrà prendere”. Non può essere sottaciuto il fatto che diversi professionisti, come farmacisti, oculisti, ginecologi, pediatri, dentisti si sono offerti a collaborare ovviamente rendendo i loro servizi in modo gratuito. La “Casa del Bambino” che sarà inaugurata domani è già colma di oggetti nuovi e con le etichette ancora attaccate. “Non distribuiamo soldi – conclude Antonella Morreale – anche perché il nostro obiettivo è quello di raccogliere beni da ridistribuire a chi ne ha veramente bisogno. Può sembrare strano, ma abbiamo ricevuto anche delle lavatrici e medicinali non scaduti essendosi chiuse delle abitazioni per la scomparsa dell’unico componente”.

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