Questa mattina si è svolto uno dei momenti più toccanti della 17ª edizione della Festa della Legalità. Un lungo corteo ha attraversato la città, partendo da piazza don Giustino e giungendo in piazza Cavour, dove è avvenuta la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento dedicato ai Caduti delle guerre e alle vittime innocenti di mafia. Alla manifestazione hanno preso parte autorità locali e provinciali, associazioni, studenti e tanti cittadini. È stato un grande momento collettivo per riaffermare l’impegno civile contro ogni forma di criminalità organizzata.
Un momento di grande emozione è stato anche la scopertura della nuova tela, donata come ogni anno dall’Accademia comunale di Favara. Tra i momenti salienti c’è stata anche l’inaugurazione dell’opera “La Scaletta della Legalità”, realizzata dall’artista Lillo Todaro in corso Vittorio Veneto. Durante la cerimonia sono stati ricordati nomi significativi della lotta alla mafia: Mario Francese, Ninni Cassarà, il giudice Antonino Saetta, l’appuntato Calogero Cicero, il carabiniere Fedele De Francisca e Peppino Impastato. Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha voluto sottolineare che, a differenza degli anni passati, questa non è la giornata conclusiva della Festa: “Nei prossimi giorni – ha detto – ci saranno altri eventi in città. Un grazie speciale a tutti i volontari che ogni anno rendono possibile questo evento”. In piazza era presente anche il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che ha ricevuto il V Trofeo “G. Tuzzolino/G. Parello”, assegnato alla città dei Templi per il suo impegno a favore della cultura della legalità. Un messaggio forte e chiaro, lanciato da una comunità viva, che ogni anno sceglie di ricordare e resistere.
Favara, emozione e memoria: il corteo della 17ª Festa della Legalità
