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Favara. I netturbini incrociano le braccia. Oggi sciopero senza preavviso. Richiedono il pagamento delle mensilità arretrate. Intervento del sindaco

Tutela AmbientebiowoodheaterSCUOLA GUARINO

Senza alcun preavviso gli operatori ecologici di Favara non hanno svuotato questa mattina i mastelli dell’immondizia. Sono entrati in sciopero lamentando il pagamento di alcune mensilità. Una decisione improvvisa, probabilmente determinata dagli esiti dell’ultimo consiglio comunale allorché è stata approvata una modifica al Regolamento Tari che prevede di rendere più leggero il costo che grava sulle seconde case nel senso che la parte variabile, quella che si riferisce al numero dei componenti del nucleo familiare, già tassato sulla prima casa, non si estende sugli eventuali altri immobili di proprietà. A turbare i netturbini sono state le preoccupazioni espresse nel corso dei lavori consiliari dal sindaco Antonio Palumbo temendo non solo di riscuotere di meno ma di procrastinare gli incassi, visto che si dovrà procedere a una nuova bollettazione, con refluenze sulla puntualità dei pagamenti delle mensilità agli operatori ecologici. Di seguito il comunicato del sindaco: “In considerazione che questa mattina, senza alcun preavviso, gli operatori ecologici hanno sospeso la raccolta dei rifiuti, invitiamo i cittadini a soprassedere dall’esporre i mastelli almeno fin quando la situazione non sarà rientrata. Siamo costantemente in contatto con le imprese e stiamo lavorando affinché si possa giungere ad una soluzione rispetto ad una vicenda che scaturisce da quanto avvenuto in questi giorni. Solo ieri avevamo avuto modo di incontrare i lavoratori al Comune e spiegare loro la situazione. Avevamo raccolto la loro preoccupazione ma anche la consapevolezza che, fino ad oggi, la nostra Amministrazione ha garantito il pagamento mensile delle fatture, con un parziale recupero anche dell’arretrato ereditato dalla precedente amministrazione. Ad allarmare gli operatori ecologici è, come avevamo annunciato, l’impossibilità ad oggi per il Comune di procedere alla bollettazione della Tari. Auspichiamo un celere ritorno al lavoro degli operatori ecologici, ma comprendiamo le ragioni della loro protesta. Contemporaneamente, non possono essere i cittadini a dover pagare tutto questo, e auspichiamo quindi un impegno comune affinché si superi questo momento di crisi. Adesso sta alla politica assumersi la responsabilità di trovare soluzioni effettivamente praticabili che ci permettano di scongiurare una nuova emergenza e tutelino la dignità di tanti padri di famiglia”.

COOPERATIVA SANTANNA