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Favara. Impegnati 80 mila euro per mettere in sicurezza soffitti e tetto dell plesso “Manzoni” di via Udine

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Gli alunni delle dieci classi del plesso “A. Manzoni” di via Udine, facente capo all’istituto comprensivo “Brancati”, che nel luglio scorso era stato interdetto anche al personale della scuola essendosi staccati dei calcinacci da un soffitto di un bagno al piano terrano, non potranno iniziare le incipienti attività didattiche nello stesso stabile che avevano lasciato a giugno. E ciò perché persiste il pericolo di altri cedimenti. Troveranno una sistemazione altrove e probabilmente negli ex locali occupati dalle suore bocconiste nella disponibilità della Regione Siciliana. Il bicchiere, comunque, può considerarsi mezzo pieno perché venerdì della settimana scorsa la giunta municipale ha impegnato 80 mila euro per i lavori di messa in pristino dei solai e del tetto affidando al capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia, l’incarico di redigere il relativo progetto e di seguire tutte le successive fasi riguardanti le procedure di gara. La scuola, in ogni caso, dovrà tornare agibile entro l’anno solare in corso. Così è stato scritto in delibera.

COOPERATIVA SANTANNA

Nelle settimane scorse, sulle vicende che hanno interessato il plesso “Manzoni”, si sono accesi i riflettori non solo della preside Carmelina Broccia ma anche dei genitori dei bambini una cui rappresentanza è stata ricevuta in Comune dall’assessore alla Pubblica Istruzione Rossella Carlino, dal sindaco Anna Alba e dall’assessore ai Lavori Pubblici Amodeo Nicotra. Dirigente e genitori erano preoccupati dai ritardi che si erano nel frattempo accumulati facendo pensare che sarebbe stato impossibile mettere in sicurezza lo stabile nell’arco di tempo che rimaneva all’inizio dell’anno scolastico. E, in effetti, nonostante l’impegno di 80 mila euro da prelevare dal capitolo in cui confluiscono gli oneri di urbanizzazione, gli alunni di scuola elementare del plesso “Manzoni” dovranno essere sistemati altrove. Almeno per alcuni mesi sarà loro trovata una soluzione di ripiego. Addirittura all’inizio si era paventato il doppio turno da svolgersi presso la vicina scuola “San Domenico Savio” di via Palmoliva.

Con un Comune in dissesto finanziario bisogna fare i salti mortali per reperire risorse in un bilancio che prevede solo spese obbligatorie. “E, in effetti – spiega l’assessore Rossella Carlino -, occorre molta buona volontà, applicazione e buon senso per superare i problemi che giornalmente ci piovono addosso non avendo risorse necessarie per affrontarli. In questo momento, con una squadra di dipendenti comunali, stiamo comunque effettuando dei sopralluoghi e delle verifiche su tutte le scuole di nostra competenza in modo che con l’inizio dell’anno scolastico possano essere pronte per ospitare gli alunni. Non può essere sottaciuto il fatto che l’assessore Lillo Attardo sta seguendo di persona lo sfalciamento e il diserbamento di tutti gli spazi esterni delle scuole. Intervento che ancora non si è concluso”. Ma il fiore all’occhiello dell’assessore alla Pubblica Istruzione è la mensa scolastica che quest’anno partirà il 2 ottobre con largo anticipo rispetto agli anni passati. “Sarebbe potuta partire anche prima – conclude – ma i dirigenti scolastici mi hanno invitata a rinviare la refezione di alcune settimane perché all’inizio gli orari sono ancora da completare con il rischio di offrire un servizio non richiesto dalla piccola utenza”.