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Favara. L’unitre “Empedocle” chiede di collocare una panchina rossa in Piazza Cavour per ricordare Lorena Quaranta

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Collocare una panchina rossa in Piazza Cavour a Favara per ricordare la scomparsa di Lorena Quaranta, uccisa dalle mani assassine del suo fidanzato. E’ la proposta dell’Unitre “Empedocle” che è stata accolta dalla sindaca Anna Alba. Di seguito la nota stampa dell’Unitre Empedocle di Favara.

“L’Unitre Empedocle Favara, oltre a condannare apertamente l’uccisione di Lorena Quaranta, si unisce a al grido di dolore di tutte le donne per lanciare – tramite il suo presidente dott. Caramazza – un monito di rabbia e di coesione per cercare di isolare i tanti manigoldi che convivono nelle varie famiglie e, che, molto spesso, si trasformano in feroci assassini delle loro mogli o delle loro figlie. “ Buttateli fuori, denunciateli, non abbiate paura a parlarne con i vostri familiari, con le autorità …….. isolateli …… isoliamoli”! Questo il grido di rabbia di tutti gli associati dell’Unitre, che, essendo anche loro genitori di tante ragazze, si uniscono al grande dolore della mamma e del papà di Lorena Quaranta, che, inconsci di tutto quello che stava loro accadendo, sino a pochi giorni prima del triste evento, sognavano ad occhi aperti “il luminoso traguardo” della figlia che dopo tanti sacrifici ……. finalmente stava diventando “medica”! Un dolore incommensurabile che ha travolto tutta Favara, tutta la Sicilia e la stessa Italia: “ E’ impensabile che ancora nel 2020 si possa uccidere per gelosia …….. si possa morire così giovane all’alba della vita ……. ci possano essere ancora ragazzi che – inebriati dal concetto di un forsennato “diritto di possesso” – si possano trasformare in autentici assassini!”. Da tutte le parti si sono elevate e si elevano grida di rabbia e di condanna per l’efferato delitto, raggiungendo lo stesso luogo nativo del truce assassino, da dove perviene anche la condivisione e la compartecipazione al dolore del Sindaco e degli stessi abitanti. Certo, l’uccisione di Lorena non è una morte qualunque, tant’è che da più parti pervengono lodevoli proposte di istituzione di una specifica fondazione o di intestazione di una strada del Comune di Favara o di altro. Nello specifico, Sicilia on press, con i suoi paladini giornalisti, ha saputo trasmettere con grande emozione il percorso della bara di Lorena, raccogliendo e trasmettendo tutte le pulsazioni di dolore e le varie proposte della gente per ricordare e condannare – senza se e senza ma – la sua ignobile uccisione. L’Unitre, volendo lasciare un ricordo sempre vivo, ha chiesto il consenso alla Sindaca di Favara – Dott/ssa Anna Alba – per potere collocare una “panchina rossa” in Piazza Cavour intestandola alla dott/ssa Lorena Quaranta, esponendo una targa riportante una condanna perenne contro il femminicidio di tutte le donne di ogni razza e colore. La Sindaca – nella sua grande sensibilità – ha accolto la proposta, ricevendosi sentiti apprezzamenti e ringraziamenti per la condivisione dimostrata. Evidentemente, a dire dello stesso Presidente, all’atto della sua collocazione, saranno invitate tutte le autorità civili e religiose del Paese, gli associati, i cittadini e la stessa famiglia di Lorena Quaranta.

COOPERATIVA SANTANNA