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Favara. Mancato riscaldamento nelle scuole. Montalbano- Lentini: “È un’amministrazione di Macioci”

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Non aggiungiamo nulla se non che la mancata accensione del riscaldamento nelle scuole, sta mobilitando la politica che si muove sia dentro il Palazzo di Città e sia- soprattutto- chi la politica la vive da cittadino ed osservatore delle dinamiche politiche di questa amministrazione. Michele Montalbano e Giuseppe Lentini definiscono gli esponenti di questa amministrazione come dai “Macioci”. Chi è Maciocio? Basta leggere l’articolo.

“L’amministrazione comunale riesce nel miracolo di essere indifferente anche nella tutela dei bambini in età scolastica, facendogli mancare, addirittura, il riscaldamento. L’amministrazione Alba ed il movimento 5 stelle sono inarrivabili…fortunatamente!! Andiamo per ordine: il 12 dicembre 2018 la giunta con delibera 111, presenti tutti gli assessori ad eccezione di Vaccaro, determina l’assegnazione delle somme 116,587 da trasferire alle scuole di competenza comunale per il fabbisogno per l’anno 2019 inerente il riscaldamento delle aule. Nella stessa delibera il dirigente Russello condiziona le somme al pagamento delle utenze telefoniche ed elettriche…da elargire solo a consuntivo per l’anno 2018…ci sia consentito che siamo difronte ad una vera e propria interpretazione autentica delle norme e della lingua italiana. Non finisce qui, tant’è che come nella storia di MACIOCIO, il giorno seguente, l’assessore Caramazza con nota prot. n. 59899 del 13-12-2018 invia a mezzo pec a tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Favara, una lettera in cui riferisce della problematica all’erogazione del contributo per l’acquisto del gasolio da assegnare alle scuole… considerato altresì della sospensione delle attività scolastiche per le festività. Come a voler dire poi si vedrà…il freddo può aspettare!! Anzi smentisce se stesso e la delibera del giorno prima. Maciocio era un signore, gran lavoratore, il quale fu convinto dal suo direttore di banca ad acquisire il blocchetto di assegni per i pagamenti, avendo lo stesso valore del denaro. Non aveva compreso bene che per emettere un assegno ci vogliono i soldi nel conto corrente bancario, infatti, quando fu chiamato dal direttore della banca per coprire una spesa eccessiva, si recò in banca e lo stesso, nella sua ignoranza ed incompetenza, staccò al direttore un assegno…dicendogli: “Direttu’ chisti picciuli su”.  Amministrazione di Macioci”.

COOPERATIVA SANTANNA