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Favara. Parte la riqualificazione di via del Carmine dove 10 anni fa morirono le sorelline Bellavia. Questa mattina posa della prima pietra.

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Dissequestrata l’area in cui nel gennaio del 2010 crollò un’abitazione a tre elevazioni fuori terra provocando la morte delle sorelline Bellavia, questa mattina si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra per il recupero e la riqualificazione di via del Carmine (teatro della tragedia), via Umberto, via dott. Giovanni Bellavia, vicolo della Musica, via Caporale Vullo. L’intervento, avviato nel corso della precedente amministrazione comunale, solo adesso può essere iniziato essendo stato comunicato il definitivo dissequestro dell’area da parte dell’autorità giudiziaria a conclusione di un processo che ha visto i funzionari comunali tutti assolti. Alla cerimonia di questa mattina sono intervenuti il sindaco Anna Alba, il capo dell’Utc ingegnere Alberto Avenia, il progettista architetto Carmelo Carlino, l’ex primo cittadino Rosario Manganella, che avviò le pratiche, e il titolare dell’impresa “Essequattro” aggiudicataria dei lavori oltre ad alcune maestranze e comuni cittadini.
L’area interessata dalla riqualificazione occupa circa 5 mila metri quadrati ed è costituita da vecchi immobili in buona parte fatiscenti che, a causa del loro abbandono, sono addirittura a rischio crollo. Non a caso, dopo la tragedia del 2010, tutti gli ingressi furono sigillati e i luoghi resi inaccessibili.

La riqualificazione urbana di via del Carmine e di quelle contigue prevede la realizzazione di fabbricati per edilizia residenziale sociale e per edilizia direzionale commerciale (negozi, uffici e altro), oltre ad opere di urbanizzazione. Prevista anche la costruzione di un edificio pubblico e di una piazzola commemorativa dove sarà posta una stele per ricordare le due giovani vittime di quel tragico sabato del gennaio 2010. Le opere in parte sono finanziate dalla Regione Siciliana (600 mila euro), in parte dal Comune (150 mila euro), mentre la gran parte delle somme, fino alla concorrenza di circa 4 milioni di euro, è a carico della ditta “Essequattro” che si è assunta l’onere di realizzarle attraverso una sorta di project financing. Gli edifici sociali realizzati saranno concessi in locazione a canoni sostenibili. Attraverso questo intervento verrà smontata la palizzata in alluminio che da oltre 10 anni sorge in via Umberto, restringendo la carreggiata e precludendo anche il posteggio a beneficio delle autovetture. Quell’operazione, dai costi non indifferenti, fu decisa per contenere alcuni edifici che si affacciavano su via Umberto e in grave equilibrio statico.

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