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Favara. Partito lunedì 24 febbraio il nuovo servizio della raccolta differenziata. Ecco, tuttavia, come si presenta la città. Ma di chi è la colpa?

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La gestione dei rifiuti non è una situazione facile in ogni comune. Tuttavia, a Favara, la situazione- per tanti motivi- risulta ancora più complicata. E’ stato difficile, per i primi tempi, comprendere la “rivoluzione” della raccolta differenziata. Noi che venivamo dal sacco della spazzatura “impiccato”. Appeso ad un filo in attesa di essere ritirato. Ma le discariche a cielo aperto- ricordo via Berlinguer ostaggio di tale orribile abitudine- erano ancora presenti. Cambia amministrazione e si perfeziona il servizio di raccolta dei rifiuti. Ora è differenziata: organico, plastica, cartone e secco residuo (indifferenziato) nelle linee più ampie. La lamentela più grande? L’utilizzo di un solo mastello-grigio con su scritto comune di Favara- non bastava. Eppure, a poco a poco, ci siamo abituati ad un solo mastello e a seguire un calendario anche se, ahimè, si modificava spesso a causa delle chiusure delle discariche o scioperi dei lavoratori. Siamo diventati “virtuosi” tra le varie difficoltà. Abbiamo imparato a differenziare sempre meglio.Tuttavia, le discariche in pieno centro abitato, lungo le strade di collegamento non si sono esaurite. Anzi! Aumentato anche il controllo da parte della polizia provinciale e di della municipale. Fioccano le prime sanzioni. Si posizioni telecamere nascoste per beccare il furbetto del “sacchetto”. Ma perdurano le discariche.

 

 

Lavora l’assessore Bennica. Non si potrebbe dire il contrario. Volantinaggio, porta a porta, viso a viso. Spiega tutto a chi chiede. Da informazioni dettagliate. Voce unanime chiedono più mastelli, ognuno con un colore diverso a seconda della frazione da conferire. Ed allora parte una fase di start up per il nuovo servizio della raccolta differenziata. Dal 24 novembre 2019 al 22 febbraio- con un prolungamento quasi 20 giorni rispetto al 4 febbraio, data ultima per ritirare i mastelli colorati- si procede per dare alla città di Favara un servizio di raccolta differenziata sempre più attenta e precisa. Video, conferenze stampa ed articoli di giornale per spiegare il nuovo servizio. Si inizia a sanzionare anche le ditte che si occupano del servizi. Ma questa è un’altra questione. Ora, quasi 8 mila utenze hanno ritirato i mastelli su 14 mila che ne hanno diritto. Eppure Favara è immersa nella spazzatura. Piazza Giarritella e Via Ambrosini sono sommersi. Da pannolini a pane secco. Da scatoloni a bucce di arance e mandarini. I cani randagi banchettano sulle carcasse dei nostri rifiuti. Il rischio igienico- sanitario è reale.

 

 

Video e foto circolano sui social. Ma, volevamo i mastelli colorati e li abbiamo avuti. Volevamo che gli “sporcaccioni” del lancio del sacchetto venissero multati, e lo sono stati. Non difendo questa amministrazione ma la domanda nasce spontanea. Se la città è sporca, di chi è la colpa?Può darsi che sia anche colpa nostra che non abbiamo davvero il senso del decoro e del rispetto del bene comune? Mi pongo queste domande ma lascio a voi lettori la risposta sicera.