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Favara. Si è conclusa la XXIII Sagra dell’Agnello Pasquale… Poteva andare meglio!

 

 

Cala un sipario silenzioso sulla XXIII Sagra dell’Agnello Pasquale di Favara. Infatti ieri, domenica 21 aprile nel giorno di Pasqua, “la chiusura della mostra e la consegna degli agnelli pasquali alle varie associazioni ed enti indicati e scelti dai maestri pasticceri di Favara”- come si legge nella locandina- è avvenuta in sordina, con la presenza di poche, anzi pochissime persone. Una chiusura sottovoce che, duole dirlo ma la veridicità dell’informazione muove da sempre la mia penna, è stato un pò il mood dell’intera manifestazione. E per quanto, con sguardo ottimista si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, stavolta anche allo sguardo più positivo l’edizione 2019 ha presentato numerose defiance. Nonostante le professionalità, le intelligenze e gli artisti di spicco invitati alla Sagra, ciò che è venuto a mancare è stata la partecipazione. E’ venuto a mancare il pubblico! Vi racconto, alcuni dei momenti salienti…La presenza delle scolaresche ha salvato le prime giornate. Dunque, il Grazie va ai Dirigenti Scolastici, agli alunni, agli insegnanti delle scuole “Brancati”, “G. Guarino”, “Bersagliere Urso- Mendola”, “Falcone e Borsellino”, “M. L.King” e “G. Ambrosini”. Ed in particolar modo alla collaborazione con l’Alberghiero “G. Ambrosini” è stato possibile assaggiare il pane fatto con la farina “tumminia” spalmato con la marmellata di arance biologiche prodotta dall’azienda Milia.

 

Perchè, accanto all’Agnello Pasquale, il dolce tipico di mandorla con il morbido cuore di pistacchio, si è legato il progetto sui grani antichi, iniziato il 19 marzo. Di grande spessore il seminario del mercoledì “Per una Pistacchicoltura di qualità” organizzata dalla Pro Loco Castello e moderata dal prof. Antonio Moscato.

 

Il giovedì, con la dott.ssa Carmela Vitello e Annalisa Pompeo di Go Sicily, si è manipolato l’agnello pasquale alla presenza dei bambini!

 

Un momento piacevole, allegro e frizzante grazie alla perfetta sintonia nel realizzare- Annalisa Pompeo- e spiegare le proprietà della mandorla e del pistacchio- la dott.ssa Vitello- che ha divertito i bambini.

 

Nel pomeriggio, il live del meraviglioso cantautore Lillo Puccio.

              

 

Voce e pianoforte per un concerto- purtroppo intimo…eravamo davvero pochissimi- che avrebbe dovuto, invece, riempire la Sala del Collare del maniero Chiaramontano. E poi, ieri, la chiusura della Sagra dell’Agnello Pasquale. L’incontro come da locandina,era previsto per le 11.30.

 

Alle ore 11.50- orario della foto scattata- il portone sbarrato, con i turisti che vagavano per Piazza Cavour, probabilmente attratti dalla curiosità di assaggiare un dolce tipicamente siciliano. Orgogliosamente Favarese. A Favara vengono i turisti. A Favara è possibile vivere di turismo. Ma bisogna avere progettualità, capacità e collaborazione tra le parti. Non basta farsi le foto per metterle nel curriculum delle cose fatte se poi non partecipa nessuno! Ma questo sarà argomento di altri articoli.

Infine, un grazie mi permetto IO di farlo a tutti gli impiegati presenti, gentili, disponibili ed accoglienti. Dunque GRAZIE a Tonino Zambuto, Giuseppe Mazza, Giovanni Alongi, Antonietta Principato, Giovanni Paino, Rosario Nicontra, Ivana Nobile, Matteo Fiorenza, Paolo Cusumano, Ignazio Morreale, Patrizia Campione, Ornella Caramazza dell’Ufficio Castello Chiaramonte. Ed ancora, Giovanna Crapanzano, Giuseppa Cavaleri, Paola Infurna e Carmelina Argento dell’Ufficio InfoPoint.

Ci rivediamo il prossimo anno con la Sagra dell’Agnello Pasquale, sperando di raccontarvi una storia migliore!