Le ricerche delle proprie origini nasce dalla (ri)scoperta del patrimonio storico. Questo è lo spirito che ha mosso, fin dalle sue battute iniziali, il progetto “Il bello per tutti” che l’ I.C. “V. Brancati” di Favara- diretto dal Dirigente Scolastico prof.ssa Carmelina Broccia- ha intrapreso insieme all’Archivio di Stato di Agrigento.
Un lungo- ma variegato e coinvolgente- itinerario che è iniziato nel novembre del 2024 ma che oggi, mercoledì 14 maggio 2025 ha visto la presentazione conclusiva presso il Teatro Comunale ex Boccone del Povero.
Accessibilità e patrimonio archivistico. Queste le linee guida che hanno declinato la progettazione didattica in questi intensi mesi di ricerca, approfondimento e studio che ha visto la partecipazione attiva dei giovani discenti insieme ai loro docenti.
Infatti, nei mesi scorsi gli alunni della scuola “V. Brancati” hanno avuto la possibilità di visitare l’Archivio di Stato e consultare documenti, memorie, dialogare con i professionisti e con la stessa Direttrice dell’Archivio di Stato, la dott.ssa Rossana Florio, per comprendere come tutto è accuratamente conservato per perpetrarne la memoria ai posteri.
Ed in collaborazione con la scuola, attivati anche incontri con scrittori locali e lezioni di approfondimento, in un sinergico dialogo con le istituzioni al fine di conoscere che ciò è intorno a noi, pietra miliare del nostro tessuto socio-culturale.
E partendo proprio dalle nostre origini, l’iniziativa “Il bello per tutti” portato avanti dalla “V. Brancati” ha posto l’attenzione sul Castello Chiaramonte di Favara, bellezza architettonica e storica, attraverso un corteo storico dove i discenti- vestiti con abiti medievali- hanno fatto rivivere la corte di Federico II. Questa attività, nata in collaborazione sempre con l’Archivio di Stato e il Comune di Favara, si inserisce all’interno di quella progettualità di Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Ma non finisce qui. Legandosi sempre a ciò che caratterizza Favara e le sue peculiarità, uno studio approfondito delle solfare locali, con lo studio e l’analisi guidata di mappe e di testimonianze scritte declinate in chiave moderna con podcast e realizzazione 3D di un plastico sulla miniere di zolfo.
La mattinata odierna, che ha rappresentato la chiusa finale del progetto, è stata condotta egregiamente dal prof.ssa Ombretta Canu la quale , insieme ai proff. Monia Amato, Angelo Palumbo Piccionello e Giuseppe Dalli Cardillo si sono occupati delle varie attività che hanno scandito questi mesi di progettualità e realizzazione. Alla parte tecnica e video il prof. Giuseppe Cirlincione.
Alla manifestazione conclusiva, presenti la dott.ssa Rossana Florio Direttrice dell’Archivio di Stato, il dott. Stuto in qualità di archivista, il sindaco di Favara Antonio Palumbo, lo scrittore Antonio Arnone, il presidente dell’associazione culturale “Antonio Russello” Sara Chianetta, Fina Bellomo come rappresentante del Caffè Letterario, Franca Milioto per l’università Empedocle, l’assessore Emanuele Schembri, Etta Milito in qualità di presidente delle pari opportunità, Mariella Schifano come rappresentante dell’ANFFAS, Liliana Militello del Centro antiviolenza Gloria.
E poi i tanti docenti, alunni ed i loro parenti della grande famiglia della scuola “Brancati” di Favara che, sempre con grande partecipazione, hanno partecipato con entusiasmo. Tra i vari interventi, la bravura dell’orchestra musicale dei giovani musicisti della scuola, con la sezione dei clarinetti guidati dai professori Daniela Lo Conti e Roberto Saccà e della sezione chitarre guidati dai professori Paolo Nobile e Salvatore Sciacca. E poi un omaggio ad un grande poeta favarese Salvatore Sciortino che- nelle sue parole- ha ricordato la storia dei minatori, dove l’odore acre dello zolfo, il buio pesto e il rumore dei picconi era una costante .
Tanta l’emozione nelle parole della Dirigente Scolastica prof.ssa Carmelina Broccia la quale ha voluto ringraziare tutti coloro i quali hanno dato il loro enorme contributo.
“L’evento di oggi- afferma la Dirigente scolastico prof.ssa Carmelina Broccia- rappresenta la conclusione di un percorso didattico realizzato d’intesa con l’Archivio di Stato di Agrigento incentrato sulla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro territorio. Il progetto si arricchisce quest’anno con lo studio e la conoscenza delle miniere di zolfo. Obiettivo è quello di promuovere l’educazione ai beni culturali attraverso l’uso consapevole delle fonti. Infine- conclude- promuovere l’apprendimento e la tutela del territorio utilizzando le tecnologie digitali per estendere il coinvolgimento della comunità e incentivare il dialogo interattivo e partecipativo”.
Dunque un grande successo che vale la pena di continuare a coltivare nel tempo futuro, in una scuola che guarda avanti ma senza dimenticare le proprie peculiari radici di appartenenza.
(alcune delle fotografie sono gentile concessione della scuola “V. Brancati”)