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FAVARA TRA MONTAGNE DI “MUNNIZZA” E “ZONA ROSSA”

Quello a cui stiamo assistendo, in questi giorni, sicuramente non l’abbiamo mai visto!

E’ uno spettacolo, diciamo così indecoroso, che mette a nudo i mali di questa cittadina, abitata da persone che non meritano certamente questo trattamento.

E’ in pericolo, seriamente in pericolo, la nostra salute, attaccata almeno su due fronti:

1) dalle montagne di munnizza che sorgono come funghi in tutte le strade del paese a causa dello sciopero sacrosanto (da quattro mesi, senza stipendio) degli operatori ecologici che dura, ormai, da due settimane;
2) l’approssimarsi (è questione di ore) della dichiarazione da parte delle Autorità competenti di “ZONA ROSSA” da affibbiare alla Città di Favara.

L’Amministrazione comunale non riesce a risolvere i problemi: è inerme, priva di proposte concrete e con il bilancio in rosso, a causa del dissesto finanziario; gli incontri con le ditte che gestiscono l’appalto del servizio di igiene non hanno prodotto nessun risultato positivo.

E’ ARRIVATA L’ORA CHE IL COMUNE SUONI LE TROMBE E CHIAMI IN CAUSA: PREFETTO, PRESIDENTI DELLA REGIONE E DEL CONSIGLIO, MA ANCHE L’ISEDA

Lo Stato non c’è, non è efficiente, non riesce a dare le risposte che tutti ci aspettiamo.

La gente impotente e rassegnata, ma incazzata nera, non sa più a che Santo votarsi!!!

La politica è muta, incapace di interpretare i bisogni della popolazione che è senza governo locale e privo di opposizione.

I partiti (anche quelli di sinistra) hanno perso la lingua, mancano sul territorio da anni, da lunghi anni; gli autocandidati (probabili o certi) a sindaco non dicono mezza parola: aspettano le elezioni e, quindi, “a megliuparola è chidda ca nun si dici”!

La gente impotente e rassegnata, ma incazzata nera, non sa più a che Santo votarsi!  Spera in un miracolo e nel vaccino!

Ma i miracoli, li fa Dio, e solo Lui.

I genitori non vigilano – per come dovrebbero – sui loro figli che riempiono (senza mascherine) le vie e le piazze della nostra cara bella Favara, magari fumando una sigaretta o bevendo una birra per poi passare la bottiglia all’amico/a.

A volte – adulti e giovani, quasi in concorrenza tra di loro – organizzano cene, banchetti, etc. e finiscono in ospedale o in quarantena in compagnia del Covid-19.

Ma è così difficile rispettare le regole!?!????

Per uscire dal tunnel, nel quale siamo caduti, tutto dipende da noi: una volta tanto rispettiamo le regole e avremo una vita più serena!!!!

Alla fine non si chiede troppo!

La pandemia ci impedisce, al momento, di scendere in piazza ed allora facciamo “passa parola” sui social. Chissà che la tecnologia non ci aiuti!