In una nota inviata in redazione dai consiglieri Lentini, Indelicato, Montaperto, Virone, Maglio, Vullo, Dalli Cardillo, Cipolla, Lombardo, Pitruzzella e Nipo, si esprime una dura critica all’operato del Sindaco Palumbo e della sua amministrazione. Nel mirino delle contestazioni, il comportamento arrogante e autoritario del primo cittadino durante le ultime sedute del Consiglio comunale. Viene denunciata una gestione superficiale e priva di trasparenza su temi di grande rilevanza per la città, come la variazione di bilancio per un asilo a Favara ovest e il Piano Triennale delle opere pubbliche. I consiglieri sottolineano l’assenza di tecnici competenti in aula e accusano l’amministrazione di aver trattato questioni cruciali con leggerezza e arroganza.
Di seguito, la nota integrale: “Nelle due sedute dell’ultimo Consiglio comunale, il Sindaco Palumbo arriva sempre a gamba tesa con la presunzione del tipo “il Sindaco sono io e qui comando io”, “SINDACHITE” acuta e arroganza di chi non sa dare le risposte. Assessore ai lavori pubblici che si arrampica sugli specchi, tecnici comunali di competenza assenti in aula, però le proposte da votare sono di enorme importanza per la città, così importanti da trattarli con la leggerezza dell’Amministrazione Palumbo: variazione di bilancio per incamerare il finanziamento per un asilo comunale a Favara ovest, in una area che agli atti dell’ UTC non risulta tra le proprietà dell’Ente, manca la voltura catastale, zona per la quale la destinazione urbanistica non è idonea alla costruzione di un asilo ( considerazioni già avanzate dal Consigliere Gerlando Nobile in un precedente comunicato ) il Sindaco, invece di prodigarsi così come previsto dalla legge, a fare la variante di tutto il territorio ex Agrigento, dando un impulso allo sviluppo del territorio, vedi viale Regione siciliana, viale Ambrosini e prolungamento di viale Aldo Moro, si intestardisce volendo realizzare l’ennesimo asilo nido considerato che “Favara ha un incremento vertiginoso delle nascite”, ma a dare chiarimenti in merito non c’è l’Arch. Calì, che al momento non è più dipendente a scavalco del nostro Ente, né è presente un sostituto, però finita la seduta, il Sindaco fa subito una determina ad interim del responsabile di area prg, quando in tutti gli incarichi illegittimi dati alle categorie ex C, diceva che non c’era personale che potesse ricoprire l’incarico ad interim, cosa non vera. L’assessore al ramo, sfiduciato dal Consiglio comunale, è risaputo raccontare fandonie a noi consiglieri, organo di controllo pretendiamo chiarimenti dai tecnici competenti! Ma la superficialità della prima seduta non è bastata, alla seconda era presente solo il Sindaco, nessun tecnico che sapesse esporre il Piano Triennale delle opere pubbliche, documento fondamentale per l’Ente, nessun tecnico che desse le dovute risposte al Presidente del Consiglio Comunale e alla città in merito ad un progetto campato in un’area in cui manca tutto. In questi casi quando non si sa rispondere, basta chiedere umilmente scusa e ritirare il punto, presentandolo successivamente in presenza dei tecnici comunali, piuttosto che cercare di intimidire il Presidente dicendo che deve essere super partes, solo perché, giustamente fa domande scomode, da supremo Organo di controllo quale è , chiamata a votare con la propria responsabilità. Chi si crede di essere Palumbo, per prendere la parola senza che gli venga concessa, provando a dettare lui i tempi della seduta, provando anche ad interrompere il Presidente, pur sapendo di essere nel torto, per chi ricorda Palumbo consigliere comunale d’opposizione, quando mancavano i tecnici in aula, tirava fuori il peggio di sé stesso, ma evidentemente la classe del Presidente non è stata compresa dal troglodita. Ha mancato di rispetto al Consiglio Comunale, al Presidente del Consiglio e alla città. Continua ad essere un pessimo esempio per la Comunità, quando dovrebbe rassicurare, risolvere i problemi ed entrare in Consiglio comunale in punta di piedi, invece non riesce a spogliarsi dei panni di padre padrone, ma noi non siamo “passacarte” e se ne deve fare una ragione! Il Sindaco non comanda, ma è a servizio della Comunità, quindi Sindaco scendi dal piedistallo, tira giù il braccio col pugno stretto e comincia a risolvere i problemi!”