Favaraweb

Il Sindaco Antonio Palumbo analizza senza polemica le dichiarazioni dei consiglieri comunali di Favara

Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha pubblicato su Facebook un post in cui analizza la situazione del comune senza polemiche, esaminando le accuse mosse dai consiglieri comunali che avevano votato contro la proposta di adeguamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Palumbo smentisce alcune informazioni errate e invita alla collaborazione disinteressata di tutti per migliorare la situazione del comune. Tuttavia, il sindaco sottolinea che il rinvio dell’adeguamento avrà conseguenze sui servizi e sul decoro del comune e che le somme mancanti dovranno essere comunque coperte dai cittadini. Palumbo esorta quindi alla fine delle polemiche politiche a basso costo e alla cooperazione per il bene comune.
 Sotto il post pubblicato integralmente. 
“Analizziamo senza polemica quanto avvenuto in queste settimane.
I consiglieri comunali che hanno votato no:
Avevano detto che Favara produceva il doppio dei rifiuti di Agrigento, ma era FALSO.
Avevano detto che a Favara la raccolta differenziata fosse in calo, ma era FALSO.
Avevano detto che l’adeguamento della Tari si poteva evitare, ma era FALSO.
Avevano detto che non abbiamo contrastato evasori e morosi, ma era FALSO. 
Adesso, pur sapendo perfettamente che la proposta di adeguamento sta per tornare in Consiglio comunale perché ripresentata identica dalla dirigente (essendo un atto tecnico) stanno chiaramente cambiando argomento, riproponendo in una nota alcune delle argomentazioni che avevamo già smentito in Consiglio comunale.
Si dice inoltre di cercare “collaborazione con le forze politiche”: le sedi deputate sono il Consiglio comunale e le commissioni. Hanno scelto una strada diversa, purtroppo.
Ci sono certamente ancora tante cose che si possono fare per migliorare la situazione di Favara e la tassazione sui rifiuti, e lo stiamo facendo affrontando le difficoltà in modo trasparente, informando il popolo senza cercare nè scuse nè soluzioni miracolistiche.
In tal senso la collaborazione DISINTERESSATA di ciascuno è bene accetta.
Sappiano i cittadini che questo ennesimo rinvio, che ha solo lo scopo di lanciare un “messaggio politico” avrà conseguenze sui servizi e sul decoro.
Ma non solo: dato che l’adeguamento non è eliminabile, le somme mancanti le dovrà comunque mettere il Comune, e quindi i cittadini: solo che invece che pagare circa 8 euro in più a famiglia si troveranno privati di qualche servizio.
E sarà così anche il prossimo anno perché, come abbiamo spiegato, il Pef ha già imposto l’adeguamento anche per il 2024. Quindi tra sette mesi dovremo ricominciare da capo questo inutile teatrino delle dichiarazioni, delle polemiche e degli scontri.
Questi sono fatti, come siamo pronti a dimostrare e come dimostreremo.
Siamo pronti a lavorare insieme, ognuno nel suo ruolo, ma bisogna sgomberare il campo da tutto quello che è solo propaganda politica a basso costo”.