CRONACA Favara Primo piano

Legalità, legalità, legalità, ma a Favara c’è?

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COOPERATIVA SANTANNA

Cosi gridano quelli del M5s nelle loro riunioni e nelle kermesse che organizzano.

A questo loro crisma anche la nostra sindaca si unisce nella presentazione del candidato M5s per le prossime elezioni regionali.
Infatti al grido dei loschi affari che Le sono state proposte dall’opposizione (cosi sostiene Lei), aggiunge le sue mani libere, e nel comunicato M5s, intendendo spiegare la sua maldestra affermazione, in quel di Palermo, scrive: “il losco sta proprio nell’atteggiamento equivoco del confondere il diritto con la pretesa……….”, ma secondo Lei i diritti non si devono pretendere ma lasciarLe la libertà se concederli oppure no, come una novella ducetta?
Ma dopo i fatti della Farm Cultural Park, torna di forte attualità la questione della legalità a Favara, se quest’intervento non è inversione di tendenza allora dobbiamo pensare che la legge per gli amici si interpreta e per i nemici si applica. Cioè viene avvalorata l’ipotesi che è stato un intervento mirato, per colpire i nemici servendosi del Comune. Ma la venuta a Favara, si dice, di rappresentanti istituzionali del M5s, di varie correnti, sembra dimostrare proprio che si tratta di lotta contro gli interessi della Farm e quindi dell’intera comunità favarese e del suo progresso sociale economico e culturale.
Ma ritorniamo al “loro” concetto di legalità che li porta a spendere dalle casse del comune in dissesto la modica cifra di 130.000 € per software e cablaggio, giudicata spesa non indispensabile dai revisori del conto, soggetti terzi a salvaguardia dell’amministrazione e del consiglio comunale.
Però non si trovano pochi spiccioli per dotare di adeguata segnaletica di pericolo il tratto di strada a senso unico alternato di via Che Guevara, dove metà corsia ha franato, e che serve per l’incolumità fisica dei cittadini.
Non si trovano pochi spiccioli per mettere i paletti a norma che segnalano il passaggio pedonale di via salita Madrice e si preferisce paletti artigianali, irregolari e non catarifrangenti, che non tutelano i cittadini, perché essere a norma vuol dire studiati per non recare danno, o recarne il meno possibile, a pedoni e motorizzati, in caso di incidente.
Non si trovano pochi spiccioli per eliminare qualche buca che è causa di grave pericolo per la circolazione, principalmente dei motorini, dobbiamo aspettare qualche grave incidente?
Non si trovano pochi spiccioli per strisce pedonali o delimitazione parcheggi.
Allora perché si preferisce il cablaggio all’eliminazione dei pericoli per i cittadini?
Forse interessi superiori? Quale la prossima campagna elettorale per racimolare qualche gruzzoletto di voti?
È un caso la coincidenza fra lavori forzatamente eseguiti e la prossima campagna elettorale regionale?
È legalità riempire di pubblicità tutte le aiole delle rotatorie e degli incroci nonostante fosse vietato dal codice della strada, perché rischiano di distrarre l’automobilista che le attraversa?
È legalità non accorgersi di tantissimi spazi pubblici occupati illegalmente?
È legalità vedere che le casse del Comune di Favara perdono, per mancati introiti, circa 5,5 milioni di Euro l’anno, tra Tari e IMU, e non intervenire in nessun modo?
È legalità consentire l’abbruttimento delle aiuole spartitraffico facendole riempire di pietrisco, anziché di fiori che arredano? Forse perché così si diminuisce la manutenzione ma si danneggia il decoro e il bello per cui sono nati?
È legalità farci vivere in un paese sporchissimo e indecente con tributi salatissimi?
È legalità non fare eseguire la differenziata né alle utenze domestiche né a quelle non domestiche e non ricercare gli evasori e perseguire chi non paga i tributi?
È legalità vivere in un comune con una viabilità da Far West e assenza totale di controllo del territorio?
È legalità non presentare il bilancio riequilibrato che doveva essere già approvato entro il 3 di maggio u.s.?
E legalità, dopo quasi 15 mesi che sono in carica, amministrare in dissesto, da loro dichiarato, con un bilancio triennale 2015-2017 ma approvato, dalla vituperata precedente amministrazione, per il comune non in dissesto?
È legalità presentare un piano economico e finanziario della TARI incompleto, mancando alcune parti previste invece dalla legge, come ad esempio il raffronto, tra il 2016 e il 2017, come il resoconto dettagliato della spesa, come la quantità smaltita di indifferenziato e differenziato, quali ad esempio i mezzi impegnati, il relativo personale, ecc ecc?
O forse la legalità predicata, e giustamente osannata, vale solo per gli altri?