I consiglieri comunali Giuseppe Lentini e Miriam Indelicato tornano ad attaccare il sindaco Antonio Palumbo e la sua amministrazione. Al centro della critica, ancora una volta, la gestione dei rifiuti: secondo i due esponenti di Favara Riformista Socialista, si continua a scegliere la strada più comoda, quella di scaricare le colpe sui cittadini, evitando di ammettere il fallimento del sistema. Con dati parziali, slogan ripetuti e nessuna azione concreta, il Comune – sostengono – sta portando avanti una politica che pesa sempre di più sulle tasche dei favaresi. Nell’intervento che segue, Lentini e Indelicato spiegano perché hanno detto no all’ultimo aumento della TARI e cosa, secondo loro, dovrebbe cambiare davvero. Di seguito il comunicato integrale: “Ancora una volta, il Sindaco Palumbo e la sua amministrazione scelgono la via più facile: scaricare sui cittadini le responsabilità di una gestione fallimentare dei rifiuti, coprendola con slogan e numeri incompleti.
È doveroso fare chiarezza.
L’appalto per la gestione dei rifiuti è stato prorogato per altri 18 mesi senza modificare nulla: stessi costi, stessa organizzazione, stessi limiti. Se davvero il servizio è, come lui stesso ammette, inadeguato, perché prorogarlo senza neanche un ribasso? E se molte aree della città non sono coperte dallo spazzamento, significa forse che per coprire l’intero territorio serviranno ulteriori aumenti? Quanto ammontano davvero le sanzioni che il Comune dice di aver applicato alle ditte?
La raccolta differenziata – dichiara il Sindaco – si aggira intorno al 54%. Ma i premi regionali cospicui si attivano solo superando la soglia del 65%. Restare al di sotto significa rinunciare a risorse fondamentali che potrebbero ridurre i costi per tutti.
A oggi, le uniche sanzioni realmente elevate contro gli incivili sono state fatte dall’ottimo lavoro deiCarabinieri. Dove sono i controlli della Polizia Municipale? Dove sono le promesse “Ekiller”, le telecamere annunciate da mesi?
Intanto, le discariche abusive aumentano, aggravando i costi dell’indifferenziata e pesando ulteriormente sulla TARI. Non basta denunciare il problema: serve un piano, un’azione concreta, che ancora non si vede.
Anche sull’evasione il quadro è incompleto. La scoperta di 2.000 evasori è un dato positivo, ma il fenomeno rimane diffuso. Chi paga regolarmente, continua a farlo anche per chi resta impunito.
Favara non è sporca perché i suoi cittadini sono peggiori di altri, ma perché manca una vera capacità amministrativa di imporre regole, garantire controlli e organizzare un servizio efficiente. Serve responsabilità, non propaganda. È proprio per questa assenza di visione e concretezza amministrativa che il gruppo Favara Riformista Socialista ha deciso di bocciare l’aumento del PEF votato ieri in Consiglio Comunale che si traduce nell’aumento di un milione di euro per la TARI. Senza una gestione seria e strategica, non si ridurranno mai i costi del servizio, ma al contrario – come accade da tre anni – si continueranno a caricare aumenti su una TARI già insostenibile per tante famiglie favaresi. Favara merita molto di più: una guida seria, trasparente, capace di affrontare i problemi con rigore e risultati. I Consiglieri Comunali del Gruppo Favara Riformista Socialista, Miriam Indelicato e Giuseppe Lentini