Carabinieri Agrigento. Sabato sera a Raffadali (Ag). Paletta e richiesta dei documenti. E’ iniziato così il controllo nei confronti di un giovanissimo nigeriano fermato nottetempo a Raffadali, dai Carabinieri della locale Stazione.
Il suo atteggiamento incerto e nervoso durante le ore della c.d. “movida”, lo ha probabilmente tradito, facendo insospettire i Carabinieri che hanno avuto l’intuizione che qualcosa proprio non andava ed hanno deciso di approfondire le verifiche. Immediatamente è stata perquisita l’abitazione ove attualmente è domiciliato il 18 enne nigeriano, disoccupato. Dopo aver ispezionato ogni angolo dell’unità abitativa in questione, i militari dell’Arma hanno notato qualcosa di anomalo dietro un poster attaccato ad un muro.
Una volta sollevato il poster, è stato scovato un grosso foro realizzato nella parete, dal quale sono subito saltati fuori due panetti di “Marijuana” del peso complessivo di oltre due etti e mezzo, che avrebbe potuto fruttare sul mercato alcune migliaia di euro. Inoltre, durante le successive verifiche, i Carabinieri hanno trovato anche numerose banconote, per un ammontare complessivo di oltre cinquecento euro, soldi di cui il giovane non ha saputo giustificare la provenienza ed anche un bilancino di precisione. A quel punto, dopo aver sequestrato la droga ed il denaro contante, sono immediatamente scattate le manette ai polsi del 18 enne, con l’accusa di “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”.
Il giovane nigeriano, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato alla Casa Circondariale di Agrigento, in attesa dell’udienza di convalida. Si stima che la sostanza stupefacente rinvenuta, molto probabilmente, era destinata a rifornire la piazza locale durante il week end.
L’operazione svolta, rientra in una forte intensificazione del contrasto al traffico e spaccio di stupefacenti, disposta dal Comando Provinciale di Agrigento. Negli ultimi nove mesi, infatti, sono stati numerosi i blitz su strada effettuati in tutta la provincia dai militari dell’Arma, con una trentina di pusher complessivamente finiti in manette. Vasta anche la varietà dello stupefacente sequestrato. Dal “fumo” all’”erba” ma, anche la pericolosa cocaina ed ultimamente, il ritorno dell’eroina.