Non solo Notizie Primo piano RUBRICHE Salute

Melanoma, il dermatologo dott. Carmelo Sgarito spiega perché la prevenzione è fondamentale

pegaso

Nel mese dedicato alla prevenzione cutanea, torna al centro dell’attenzione un messaggio chiaro e urgente: proteggere la pelle dai danni del sole è fondamentale, fin da giovani. Le scottature, specie in età adolescenziale, rappresentano un fattore di rischio concreto per lo sviluppo del melanoma, uno dei tumori cutanei più aggressivi.
Il rischio del melanoma cresce già con poche scottature in giovane età: Secondo l’American Academy of Dermatology, cinque o più scottature solari con la comparsa di vesciche tra i 12 e i 25 anni aumentano dell’80% il rischio di sviluppare un melanoma, e del 68% quello di altri tumori della pelle non melanoma. Ma a lanciare l’allarme è anche il dermatologo Dott. Carmelo Sgarito, che conferma: «La pelle ha memoria. I danni subiti in giovane età, se ripetuti e trascurati, possono manifestarsi a distanza di anni, trasformandosi in tumori cutanei. Prevenire è possibile, ma bisogna iniziare presto». L’esposizione ai raggi UV provoca danni diretti al DNA delle cellule cutanee. Se questi danni non vengono corretti dal sistema immunitario, possono generare mutazioni pericolose, alla base dei tumori della pelle. Il processo può iniziare anche nell’infanzia, motivo per cui è essenziale evitare le scottature fin dai primi anni di vita.
Otto errori comuni da evitare per proteggere la pelle: 1) Pensare di abbronzarsi in sicurezza. Sbagliato. Non esiste un modo sicuro per abbronzarsi. Quando ci si abbronza, la luce ultravioletta stimola le cellule della pelle a produrre pigmenti per cercare di proteggere il DNA delle cellule, ma questa protezione è minima e quindi ci si potrebbe comunque scottare e così aumentare il rischio di degenerazione di un nevo o di comparsa ex novo di una lesione anomala. 2) Pensare che la crema solare offra una protezione al 100%.Sbagliato. Utilizzare la protezione solare non è un “permesso” per abbronzarsi senza criterio. La crema solare, anche con un fattore di protezione molto alto, non protegge totalmente dai danni dei raggi UV. 3) Non usare la protezione solare perché si ha la pelle scura o perchè si è già abbronzati. Sbagliato. La pelle scura non è immune ai danni del sole: i raggi UV possono comunque penetrare e causare danni al DNA cellulare, aumentando il rischio di melanoma. Le persone con la pelle scura, infatti, possono comunque scottarsi, anche se meno frequentemente di quelle con la pelle chiara. 4) Utilizzare le creme solari dell’anno precedente. Sbagliato. L’efficacia delle creme solari può arrivare al massimo fino a 12 mesi dall’apertura della confezione. 5) Proteggersi di meno se è nuvoloso e c’è vento. Sbagliato. È possibile scottarsi anche quando il cielo è nuvoloso e c’è vento. I raggi UV penetrano comunque attraverso le nubi sottili, quindi anche se pensi che non ci sia il sole, potresti comunque scottarti. 6) Rinunciare agli occhiali da Sole, ritenendoli superflui. Sbagliato. Il melanoma può colpire anche l’occhio. Per questo è importante indossare occhiali da Sole con protezione UV al 100% oppure occhiali protettivi anti-UV. 7) Pensare che le creme doposole riparino i danni provocati da una scottatura. Sbagliato. Le creme doposole servono a idratare la pelle dopo l’esposizione al sole. In molti casi contengono anche sostanze lenitive che alleviano la sensazione di bruciore e l’arrossamento dovuto alla scottatura. Tuttavia non possono avere alcun effetto benefico su eventuali danni al DNA prodotti dai raggi UV. La pelle andrebbe rigorosamente sottoposta ad una valutazione dermatologica prima dell’esposizione al sole ed anche dopo. È altresì importante l’autoesame delle lesioni laddove possibile, ovverosia capire se ci sono dei cambiamenti del colore, della morfologia o del volume. 8) Controllare la propria pelle in modo assolutamente superficiale o non controllarla affatto; sottovalutare la comparsa di elementi cutanei nuovi o la modificazione di preesistenti. Non sottoporsi almeno una volta all’anno alla valutazione dermatologica ed alla mappatura dei nei.
L’abbronzatura non è un segno di salute, ma una risposta a un’aggressione. Proteggere la pelle significa proteggere la vita. Lo raccomandano le istituzioni scientifiche internazionali, ma anche gli specialisti del territorio come il Dott. Sgarito, che sottolinea: «La prevenzione è l’unico vero scudo. Un controllo all’anno può salvarti la pelle, letteralmente». Un messaggio chiaro, da non ignorare, per affrontare l’estate con consapevolezza.

biowoodheater