
Ancora un’altra brillante operazione di polizia giudiziaria che ha lasciato il segno quella di alcuni giorni fa condotta dalle donne e dagli uomini della Polizia penitenziaria di Agrigento al comando del dirigente Alessio CANNATELLA.
Dopo i sette smartphone sequestrati in un colpo solo e i due rinvenuti e sequestrati a seguito di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia penitenziaria di Agrigento dopo un intensa e meticolosa attività di indagine ,affidandosi ai tradizionali servizi di osservazione e controllo, scopre e denuncia un detenuto di origine catanese perché trovato in possesso di un ingente quantitativo di, presumibilmente, sostanza stupefacente del tipo hashish.
Spetterà al laboratorio di analisi accertare tipo e caratteristiche della sostanza sequestrata.
Per l’uomo è scattata la denuncia per violazione degli artt. 73 e 80 del D.P.R. 309/90 del testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotropiche.
Il testo unico prevede infatti una forma di aggravante specifica che fa aumentare la pena da un terzo alla metà qualora la cessione o l’offerta è effettuata , fra gli altri, in prossimità o all’interno delle carceri.