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Politica. Abbandono del consigliere Sanfratello dalla maggioranza. Interviene il collega Leonardo Caramazza del M5S

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Arriva in redazione la nota stampa del consigliere comunale del Movimento 5 stelle Leonardo Caramazza. Di seguito la nota integrale.

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“Per ben capire il difficile momento attuale che sta attraversando il Movimento 5 Stelle di Favara e con esso tutta la città, bisogna ricondurre la memoria e l’intuito al passato, cercando di cogliere le cause del momento attuale e per meglio anticipare e programmare l’immediato futuro.

Credo che gli Uomini, intesi come esseri umani di entrambi i sessi, che abbiano dimostrato di possedere intelligenza, socialità e capacità empatica, debbano essere diligenti nelle proprie azioni e consapevoli delle loro conseguenze sugli altri e sulla comunità. Questi Uomini, specialmente se rivestono importanti incarichi istituzionali, dovrebbero assumersi sempre la responsabilità delle proprie azioni, la paternità delle proprie promesse e l’onestà di interpretare al meglio il proprio ruolo nel rispetto dei cittadini tutti.

Quello che è avvenuto in questi primi tre anni di Amministrazione Alba, è un chiaro tentativo di isolamento politico con lo scopo di contrastare una parte che, forse, si è mostrata non essere incline a subire influenze e condizionamenti di qualsiasi genere. Una sorta di “Mobbing Politico” che ha, e ha avuto, lo scopo di isolare, screditare, attaccare e infine provare a distruggere ciò che non poteva essere determinato, controllato e manipolato a proprio piacimento.

Le difficoltà oggettive dettate dalla situazione disastrosa della Città ha innescato in alcune figure un atteggiamento di allontanamento, di presa di distanza. Non potendo dar seguito alle promesse e ai doveri istituzionali si è preferito avviare una macchina denigratoria volta a colpire l’altro e contemporaneamente pulire la propria immagine nonchè la percezione popolare della propria coscienza.

Volendo esercitare la memoria, ricordo che alle dimissioni da capogruppo del consigliere Sanfratello, seguì la seguente logica comunicativa: “non ci sono più le condizioni per rappresentare un gruppo consiliare non adeguato, incompetente e senza la forza di farsi valere”. In realtà ciò che è avvenuto, ma nessuno lo disse, è che tutti i consiglieri, anche coloro i quali gli erano più vicini, fecero capire di non sentirsi più tutelati da quel capogruppo e di non voler più essere rappresentati in seno al consiglio. Logica comunicativa tralaltro molto simile, ma per puro caso, alle dichiarazioni che seguirono le dimissioni del vice sindaco Attardo.

Dalla stessa logica nasce anche la Giunta attuale. Giunta che è stata venduta all’opinione pubblica come la soluzione di tutti i mali della città, il gruppo che avrebbe rilanciato l’azione amministrativa con forza, veemenza e passione.

Volendo essere molto maliziosi, magari lo scopo di chi partorì questo ricambio avrebbe potuto essere quello di rallentare l’azione amministrativa da un lato, e allontanare figure scomode dall’altro. Forse un tentativo estremo di isolamento politico e indebolimento amministrativo?

Cercando di utilizzare ora l’intuito mi sorge il dubbio che magari non vi era nessuna intenzione di far lavorare bene queste brave persone (gli assessori), tutti ottimi professionisti, padri e madri eccellenti, ma che si sono anch’essi ritrovati da soli. Vittime delle stesse figure che le hanno fortemente volute prima e inesorabilmente rinnegate e tradite un attimo dopo. Si vadano a vedere, i più curiosi, gli esiti delle ultime votazioni dei consigli comunali, dove quegli stessi consiglieri che avrebbero dovuto affiancare gli assessori nel loro lavoro quotidiano, bocciano proproste di estrema importanza senza nemmeno avvisare sulle loro intenzioni di voto. Un comportamento di bassissimo stile che si palesava come tradimento premeditato, nascosto e reiterato più volte e in più occasioni. Azioni politiche chiare ed inequivocabili che pongo a supporto della mia (insensata) malizia.

A questo punto, cercando di dare senso alle dichiarazioni ultime del consigliere Sanfratello, che credo abbia creato un singolare caso e un primato a livello nazionale, annunciando di non far parte più della maggioranza ma restando comunque con la stessa casacca, lui che ne è stato a lungo il capogruppo, posso solo spiegarmi questo comportamento come una manifestata impossibilità di tenere ancora il peso di una maschera, cercando di confondersi e camuffarsi in un movimento politico che ha comunque e per fortuna i suoi anticorpi. Mi chiedo se altri portino addosso lo stesso peso. E se così fosse, quando saranno esausti e dovranno anch’essi mostrarsi e concedersi alla pubblica vergogna?

Fatti, eventi e vicende politiche, quelle emerse e quelle ancora sopite, che non saranno sfuggite agli osservatori più attenti e che dovrebbero ridimensionare la percezione delle difficoltà oggettive incontrate da un sindaco in questi primi tre anni. Oltre i problemi finanziari e organizzativi si è dovuto far fronte a queste dinamiche che dovrebbero far riflettere, non tanto i cittadini che sono stati anch’essi vittime inconsapevoli, ma il Movimento 5 Stelle a tutti i livelli.

Come è possibile mettere in difficoltà politica un sindaco che, amministrando con la maggioranza in consiglio comunale e la giunta monocolore, si ritrova anche a poter contare su decine di parlamentari regionali, nazionali, europei e persino il governo nazionale con tutti i suoi ministeri?

Sarebbe il caso che il Movimento 5 Stelle decidesse, una volta per tutte, di tutelare i propri amministratori, leggere le dinamiche locali ed investire tempo, risorse ed energie in quei territori in cui si esercita competenza e passione politica. La cosa fondamentale adesso è non lasciare la sindaca Anna Alba e la sua amministrazione da soli e supportarli costantemente, per sempre fare meglio, fino alla fine del suo mandato.

Leonardo Caramazza
Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Favara