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Politica. Sulla questione del Servizio Idrico Integrato interviene il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Antonio Palumbo

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Antonio Palumbo, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista- La Sinistra interviene  sulla questione del Servizio Idrico Integrato, lamentando ritardi e rinvii preoccupanti. Di seguito la nota integrale

“Interveniamo in merito al Servizio Idrico Integrato nella nostra provincia e alla scelta che l’ATI dovrà prendere sul futuro assetto del servizio nel nostro territorio. Riteniamo preoccupanti ed irresponsabili i ritardi con i quali l’ATI tiene in ostaggio un’ intera comunità da ormai troppi mesi, continui ritardi e rinvii che sicuramente non fanno bene ai cittadini e alle loro richieste di un servizio efficiente ed economicamente sostenibile; assistiamo preoccupati a continui cambi di idea da parte dell’assemblea che un giorno delibera per la creazione di una Azienda Consortile Speciale ed il giorno dopo opta per una SPA a capitale pubblico.
Sentiamo il bisogno di ribadire ancora una volta che siamo per una gestione interamente Pubblica e per un controllo diretto dei cittadini sulla gestione del servizio Idrico che può essere garantito solo attraverso la creazione di un’azienda Consortile Speciale; tuttavia, poiché alcuni sindaci sostengono altre ipotesi li invitiamo ad avere il coraggio delle proprie azioni e a rendere pubbliche le motivazioni che li spingono verso tali scelte.
Vogliamo ricordare a questi Sindaci e all’intera ATI che, in quanto rappresentanti dei cittadini, dovrebbero agire sempre in piena trasparenza e nell’interesse della comunità; l’intera vicenda, invece, è stata gestita in modo poco trasparente: tutte le discussioni e le scelte sono state consumate solo all’interno della stessa ATI, senza coinvolgimento dei cittadini.
Vi invitiamo, infine, a prendere la vostra decisione nel minor tempo possibile , tenendo in debita considerazione che i cittadini- attraverso le associazioni, i movimenti e i partiti politici- si sono espressi unanimamente per una gestione interamente pubblica del servizio e per la creazione di un’ Azienda Consortile Speciale”.