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Riceviamo e pubblichiamo: La sindaca Alba al…tramonto

Siamo a 220 giorni dall’insediamento della Sindaca Alba al Comune chiaramontano.

Sette mesi e giorni caratterizzati dalla netta e inconfutabile incapacità di governo della cosa pubblica.

Il paese è solo, abbandonato, privo di respiro ed in mano ad una sindaca ed una giunta fuori dal “comune”.

I danni arrecati alla comunità favarese sono giganteschi, a partire dalla dichiarazione del dissesto finanziario, già – fin dall’inizio – nella mente contorta della sindaca e della “Quintino Sella”, in salsa grottese, musa ispiratrice di tutte le scelte finanziarie dell’Ente che gli altri amministratori subiscono, in quanto incapaci di capire qualcosa in fatto di numeri.

Vi ricordate la campagna elettorale e le tabellina della Sindaca?

I grillini, in campagna elettorale, hanno raccontato tante bugie : avevano detto che avrebbero sciolto la convenzione con Girgenti Acque e, a sette mesi dalla gestione del potere locale, non l’hanno fatto; avevano promesso che la tariffa sulla spazzatura sarebbe diminuita ed invece, ecco un aumento di oltre un milione di euro che sarà spalmato su tutti i cittadini; avevano detto che il Comune sarebbe diventato un Palazzo di vetro e, purtroppo, si è di vetro, ma di vetro opaco, oscuro per non guardare dall’altra parte; avevano promesso che il Palazzo era il Palazzo di tutti, ebbene provate a salirvi o a chiedere un appuntamento, vi sentirete rispondere che, per il momento è impossibile, perché la sindaca è impegnata; si era detta disponibile ad andare a casa dei cittadini, impossibilitati di recarsi al Comune, ebbene, fatta la foto di rito con un solo cittadino, non c’è più bisogno di ripetere il gesto solamente “elettorale”; ci avevano promesso che avrebbero asfaltate le vie, guardate come sono ridotte; si erano impegnati a controllare il territorio, ma,  in realtà, lo hanno abbandonato al suo triste destino: traffico in tilt, abusivismo commerciale da nord a sud, da est ad ovest del paese; il comando dei vigili urbani non ha le giuste direttive e naviga a mare aperto; ci avevano garantito che i servizi socio-assistenziali sarebbero stati il fiore all’occhiello del nostro comune: per essi parlano chiari la refezione scolastica, tolta ai bambini ed alle bambine, l’assistenza ai disabili è pressoché assente, ai poveri sono state negate le misere 50 euro di contributo per dare, invece, un finanziamento all’emittente televisiva locale; all’ANFFAS sono stati tolti i locali per adibirli a Comando dei Vigili Urbani.

Potremmo continuare così all’infinito, ma, per il momento, ci fermiamo qui.

Quello che viene fuori è un disastro, dal quale si può uscire solo con un atto coraggioso: le dimissioni della sindaca e nuove elezioni.

L’Alba è già al tramonto.

Rosario Manganella

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Favaraweb