
Le elezioni per gli organi dei liberi consorzi di Comuni agrigentini mette in movimento I consiglieri comunali chiamati a esprimere il loro voto in questa che è definita elezione di secondo grado. Chiamata cosi dal legislatore siciliano perchè non saranno I cittadini a poter esprimere la volonta popolare per meglio “pianificare-programmare” le risorse territoriali di beni e servizi.
Saranno “liberi” dalla volonta degli elettori non certo dai deputati che costruiscono le alleanze trasversali tra le liste che fanno riferimento a aree politiche che si dicono alternative.
Il comune Cittadino si chiederà come sia potuto accadere che in pieno periodo della retorica sul primato della volonta degli elettori, che ci viene servita ad ogni piè sospinto, in questa occasione quella che vale è la scelta della classe politica che il Pessimo Presidente della Regione Crocetta ha dichiarato di voler affamare con la soppressione delle Province Regionali;
quella“ manciugghia” che il campione della legalita in vena di grillismo antelitteram o coevo fate voi, ci propinava secondo la “dottrina di Antonello Montante” altro teorico della legalità ad usum delphini.
Anni di commissariamento per la mortificazione delle competenze istituzionali dalle strade alle scuole. Infine una classe dirigente regionale timorosa che il rigetto dei cittadini possa tradursi in un voto diverso dalle loro aspettative varano un Sistema elettorale che fa litigare tra loro le coalizioni di destra, come di sinistra, in una ricerca di legittimazione, che se non fosse cosi seria, potrebbe essere persino comica.
In pochi decideranno tutto quello che faranno “ pretoriani e proconsoli” per stabilizzare posizioni di chi per dirla con Sciascia che poi rimanda ai “vicerè” si adopera per “mutare tutto, e anche se stessa, per non mutare nulla, tanto meno se stessa”.
Questi illuminati statisti per niente allarmati dell’aumento dell’ astensionismo che mina le democrazie oggi sotto attacco, puntellano come possono la loro gestione del potere in assenza di una credibile e forte proposta politica alternativa. Tutto in una società civile disorientata quando non cloroformizzata.
Sono tempi difficili, tempi duri per I romantici che si attardano a sperare in campagne elettorali in cui le idee camminino sulle gambe di donne e uomini credibili dove gli elettori tornino a poter scegliere da chi farsi rappresentare.
Oggi possiamo dirlo non erano le preferenze multiple e il Sistema proporzionale il male della Repubblica, con tutti I sistemi elettorali sperimentati si sono riproposti temi di moralità e cordate discutibili. Forse per questo motivo gli ultimi sistemi elettorali danno il risultato dove l’elettore non ha mai sentito parlare dell’ eletto uscito dalla competizione elettorale dove pure è andato a votare.
Il Sistema elettorale dei liberi consorzi in Sicilia rientra in questa categoria: non dare all’elettore la scelta della sua rappresentanza: hai visto mai che faccia di testa sua?