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Successo per il primo libro di Salvo Di Caro

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COOPERATIVA SANTANNA

Naro. Raggiunto il primo traguardo delle 200 copie vendute del suo libro “Un caso qualunque”, abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con Salvo Di Caro che ci parla della sua prima opera e di altre già in cantiere. Il prossimo obiettivo è il raggiungimento di altre 150 copie in 66 giorni.

Un libro arrivato dalla passione innata per la scrittura

Scrivere è sempre stata una passione, questo libro è nato essenzialmente per la necessità di far capire che il mondo, quello vero, non è fatto da supereroi, ma da persone normali che quotidianamente affrontano la vita senza spesso averne niente in cambio. In quest’angolo remoto della già remota Sicilia, pieno di mille problemi, in cui tutto è ingigantito, esasperato ma vissuto con una rassegnazione oramai atavica, i personaggi di questo romanzo sono stati lo sfogo naturale di tutto ciò che mi circonda. Con loro ho riso ed ho pianto; con loro cerco quel riscatto per una terra che forse mai l’avrà.

Un viaggio nella Sicilia che vive il dramma dei migranti e dell’infanzia

È una di quelle storie che per essere capite, hanno la necessità di essere curate dal tempo. Protagonista ne è il Maresciallo Antonino Pilato, uno sbirro per sbaglio, tornato a lavorare nei luoghi della sua infanzia. Quotidianamente si trova ad affrontare una Sicilia che vive il dramma dei migranti e del caporalato. Ma le storie, come spesso succede, s’intrecciano tra passato e presente, mostrandosi in tutto il loro dramma. In una Sicilia contemporanea. Un caso qualunque è la sua prima indagine.

«Non avrebbe voluto fare il Carabiniere – leggiamo nella descrizione del libro – ma suo padre gli aveva sempre detto che uno stipendio fisso era sempre meglio che restare ad elemosinare un lavoro in paese. A proposito, Naro, profondo sud, glorioso borgo di un passato che non c’era più, era lì che era nato e aveva vissuto la sua infanzia ed era da lì che era partito per un concorso nell’Arma vinto grazie all’intercessione dell’onorevole Cannino, padrone pure delle foglie di quel paese.
Dopo anni di gavetta era riuscito a tornare, Comandante della gloriosa caserma dei Carabinieri a forma di parallelepipedo, frutto della sfrenata fantasia dell’ingegnere comunale.
Non era nato per fare lo sbirro e questo era evidente a tutti.
L’azione non era il suo forte, preferiva di gran lunga le indagini cerebrali, quelle senza speranza, le indagini difficili, quelle che gli altri credevano impossibili».

In cantiere altre scritture per Salvo Di Caro

Questa è la prima indagine del Maresciallo, ho già in cantiere un nuovo caso che parte dalla fine di questa storia. L’idea è sempre quella di partire dalla quotidianità, da quello che ci circonda. Aver affrontato la campagna di crowdfunding è stata una scelta ponderata. Essendo un esordiente avevo la necessità di misurarmi con il pubblico ancor prima che il libro venisse pubblicato. Era fondamentale per me riuscire a capire se questo mio lavoro potesse suscitare l’interesse della gente. Avevo ricevuto proposte da piccole case editrici, per così dire “normali” ma l’idea di poter costruire un pubblico al mio romanzo mi ha fatto subito decidere di accettare la proposta di Bookabook. Il primo obiettivo delle duecento copie è stato raggiunto in appena ventiquattro giorni, il prossimo obiettivo di altre centocinquanta copie, mi auguro di raggiungerlo nei settantasei giorni rimanenti.

Chi è Salvo di Caro

Nato ad Agrigento nel 1973, ha abbandonato gli studi universitari per rilevare la piccola impresa edilizia del padre, prematuramente scomparso. Per oltre dieci anni ha operato nel settore del restauro architettonico, specializzandosi in architettura barocca, prima di essere assunto come responsabile commerciale da un’azienda per la quale ad oggi lavora. Sposato, padre di due figli, ha spesso collaborato come attore di teatro per diverse compagnie di ambito locale. “Un caso qualunque” è il suo primo romanzo.