Editoriale

Sulle dimissioni da capogruppo consiliare di Laura Mossuto. Cosa succede nella casa del Pd favarese?

Tutela AmbientebiowoodheaterSCUOLA GUARINO

Scalpore e stupore per le improvvise dimissioni (ma forse non così tanto inaspettate…?) da capogruppo consiliare del Pd di Laura Mossuto, hanno animato il weekend politico favarese appena trascorso.  Con un lungo post sul social network Facebook – nuova agorà politica- l’avvocato Mossuto ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a fare un passo indietro ed a lasciare la carica di capogruppo consiliare del Pd. Riportiamo da Facebook: “I recenti accadimenti politici hanno palesato una profonda spaccatura all’ interno del Pd che si riflette anche sul gruppo consiliare del comune di Favara. Sebbene sia assolutamente legittimo che anche i consiglieri abbiano opinioni diverse all’ interno di un partito, soprattutto del Partito Democratico, resto intimamente convinta che la necessità di fare fronte comune nelle decisioni più delicate della vita politico- amministrativa sia una condizione inscindibile di un gruppo consiliare compatto ed, ancora più importante, passo essenziale per una attività politica che abbia come obiettivo primario quello di riacquistare credibilità mettendosi al servizio del paese”. Ora, da cittadini e da giornalisti, è difficile non voler approfondire o, comunque, cercare almeno di capire. Tantissime le possibili chiavi di lettura, noi ne prendiamo in considerazione qualcuna. Possiamo solo immaginare come sia difficile oggi fare il consigliere comunale, in particolar modo a Favara, vista la sua condizione partitica a maggioranza pentastellata in seno al consiglio comunale. Ma se a queste difficoltà logistiche e di equilibrio politico, si affiancano anche possibili incomprensioni nei rapporti con il proprio partito di appartenenza e difficoltà di dialogo con il collega consigliere ma di corrente opposta, lavorare per il bene comune risulta notevolmente complicato. Ricapitoliamo. Nelle recentissime elezioni comunali del 5 giugno 2016, sono stati eletti nel Partito democratico Laura Mossuto, alla sua prima esperienza politica con ben 459 preferenze e il riconfermato Calogero (Gero) Castronovo consigliere uscente, con 314 voti. Entrambi i consiglieri comunali fanno parte di due correnti differenti del Pd, che fanno capo la prima alla corrente Moscatt- Panepinto- Vitello e l’altro alla corrente Capodicasa con un grande contributo del team Manganella, sindaco uscente.  Ovviamente, essendo i numeri a contare, ad aver assunto la carica di capogruppo consiliare del Pd è toccato a Laura Mossuto. “La decisione di accettare la carica di capogruppo è stata per me intimamente legata alla volontà di essere un tramite tra la base ed il consiglio comunale. Nel corso dei mesi l’esigenza è diventata quella di riavvicinare al partito ed, in generale ad una discussione ampia tra le sensibilità di sinistra, i tanti e le tante che disillusi dalle scelte nazionali e locali non hanno più creduto nella fattibilità di questo progetto”. Dunque, a quanto pare, in questi mesi il Pd di Favara non ha cambiato il suo modus operandi, rimanendo sempre un partito “spaccato” e mai coeso. Indimenticabili resteranno nella nostra memoria i duelli, fatti di comunicati stampa, vere e proprie invettive politiche, tra il segretario cittadino del Pd Carmelo Vitello e il sindaco, anch’esso del Pd (area renziana) seppure non accettato, Sasà Manganella. Quindi, dicevamo, nulla è cambiato. Tuttavia, le dimissioni di Laura Mossuto a capogruppo consiliare del Pd, donna preparata e capace a rivestire fin troppo bene il ruolo attribuitole, riporta sulla scena anche le recenti dimissioni da tesoriere del Pd favarese, Alessandro Pitruzzella, del 14 gennaio 2017. Queste le motivazioni, tramite nota stampa: “Con un gruppo di giovani, animati dallo stesso entusiasmo e volontà di impegno e partecipazione, ci siamo avvicinati al Partito Democratico. Nel corso del tempo, purtroppo, si sono progressivamente ridotti gli auspici per la concretizzazione di una politica del rinnovamento, dalla parte e per il territorio, capace di coinvolgere e rappresentare gli interessi della base, e quindi della collettività”. La domanda sorge spontanea…Cosa sta succedendo nella casa del Pd favarese? I malumori ed i disagi sono inevitabili in un partito grande come il cielo come quello del Pd, così ricco di sensibilità differenti. Ma è così difficile riuscire a fare sintesi? O il problema, sono supposizioni è chiaro, nasce dalla non corretta gestione delle sue risorse umane? O dalla caparbietà (o superbia…?) di non voler o saper fare un passo indietro quando è necessario? Una cosa che accomuna Mossuto e Pitruzzella è questa frase, tratta sempre dallo sfogo della consigliera del Pd. “Il ruolo, oggi, non rispecchia più i miei intendimenti; al contrario, rispecchia fedelmente le fratture che coesistono ormai da troppo tempo all’ interno del Partito Democratico”. Alla fine della giostra, la cosa che lascia maggiormente sorpresi è l’assordante silenzio del segretario di circolo Carmelo Vitello e degli onorevoli di “maggioranza” i quali non hanno risposto, almeno non pubblicamente, né alle dimissioni da tesoriere di Alessandro Pitruzzella, né adesso a quelle di capogruppo di Laura Mossuto. Per quanto riguarda il segretario Vitello, al contempo, ha indetto un incontro per mercoledì 8 febbraio per discutere di comunicazioni importanti e apertura del tesseramento. A quanto pare, per il Pd di Favara è meglio parlare di tesseramento e numeri che dei suoi atavici problemi. Noi come redazione rimaniamo a completa disposizione per qualsiasi chiarimento e risposta degli interessati, così da fugare ogni dubbio e capire veramente cosa sta succedendo dentro al Pd di Favara…altrimenti dobbiamo davvero credere, come ha commentato un utente su Facebook sulla pagina di Laura Mossuto, che “in questo momento il Pd specie a Favara è in mano a nani e ballerine”?

COOPERATIVA SANTANNA